Home CRONACA Trieste: sparatoria nella Questura, morti due agenti

Trieste: sparatoria nella Questura, morti due agenti

Due agenti sono morti ed altri tre sono rimasti feriti in maniera non grave, uno dei quali colpito di striscio ad una mano. E’ l’agghiacciante bilancio del ‘pomeriggio di un giorno da cani’ vissuto oggi all’interno della Questura di Trieste.
In seguito ad un’indagine per il furto di uno scooter, i poliziotti avevano convocato un uomo in Questura per interrogarlo. Questi sarebbe arrivato accompagnato dal fratello poi, nell’attesa ha chiesto di poter andare in bagno.
Lungo il tragitto all’improvviso, con uno scatto fulmineo si è avventato su un poliziotto riuscendo a sfilargli l’arma di servizio dalla fondina. Attirati dalla confusione altri due colleghi si sono avvicinati e a quel punto il bandito ha aperto il fuoco contro, lasciandone due a terra, entrambi 30enni: l’agente Matteo De Menego, e l’agente scelto Pierluigi Rotta. Quindi il balordo, mentre i poliziotti rispondevano al fuoco, è uscito all’esterno puntando un’auto di servizio parcheggiata di fronte alla Questura, ma quando ha tentato di aprirla è stato costretto a forzare la maniglia: frazioni di secondi di distrazione, che hanno dato modo agli agenti che lo rincorrevano, di immobilizzarlo.
Nel frattempo il fratello del malvivente, approfittando di quei momenti di tensione, ha tentato la fuga imboccando le scale che portavano nei sotterranei. Ma la sua fuga è durata pochissimo: praticamente accerchiato anche all’esterno della Questura, è stato subito arrestato. Come dicevamo, oltre ai due sfortunati agenti morti, il bilancio è di tre poliziotti feriti, così come il delinquente bloccato durante la fuga armata.

I testimoni terrorizzati: “Un inferno”

E’ accaduto tutto alle 16.54, ho sentito sei spari e mi sono chiusa dentro il negozio. Poi i poliziotti urlavano ‘mani in alto e faccia a terra’ e ho sentito altri spari”, ha poi riferito all’agenzia di stampa AdnKronos la titolare di una vicina erboristeria, che ha poi aggiunto: “Ho aspettato dieci minuti e mi sono affacciata: ho visto una persona a terra, con una pistola accanto e tre poliziotti che entravano di corsa in questura alla ricerca di un altro uomo. Ferma in mezzo alla strada un’auto aperta. Poi siamo dovuti rientrare, mentre sul posto sono arrivate tre ambulanze. Ora è tutto transennato”.
Un altro testimone ha raccontato di aver visto gli agenti che “urlavano mani in alto e faccia a terra, e ho visto gli agenti correre dentro la questura a caccia di un uomo”.
Poco dopo nella Questura è arrivato anche il capo della polizia Franco Gabrielli.

”Esprimo il mio più sentito cordoglio alla Polizia di Stato per i due agenti rimasti uccisi a Trieste e tutto il mio sdegno per quanto avvenuto. Ai familiari dei due ragazzi che hanno perso la vita, mentre con coraggio e abnegazione svolgevano il loro dovere di tutori della sicurezza e della legalità, giunga tutta la mia vicinanza’. Chi colpisce un uomo delle Forze dell’ordine, colpisce lo Stato. Oggi l’Italia intera piange due dei suoi figli migliori”.
E’ stata la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati a dare il via al puntuale iter dei messaggi di ‘cordoglio e commozione’, espresse dalle istituzioni, che in rapida successione hanno attraversato le agenzie di stampa del Paese.
Max