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Unicef: i nostri bimbi sovrappeso, insoddisfatti e poco istruiti. E la politica non li aiuta affatto

Un tempo, giustamente, si diceva che i bambini non dovrebbero mai parlare di soldi, piuttosto godersi in spensieratezza i loro anni più belli e puri senza – come fanno invece gli adulti – doversi misurare con umilianti privazioni o, peggio, con le precarie esigenze economiche del contesto familiare.

Purtroppo i tempi cambiano e, complici i social (che in tal senso ‘sfasano’ totalmente la percezione della realtà), sempre più adolescenti vengono attratti da forme effimere di ostentazione materiale e, soprattuto, dalla popolarità che da questa ne deriva, sia nel bene che nel male.

Unicef ha monitorato il ‘benessere’ dei bambini

Dunque oggi anche i bambini hanno piena consapevolezza del tenore economico delle proprie famiglie, e questo, come vedremo, finisce per creare in loro diverse e preoccupanti reazioni.

In realtà è stata l’Unicef a monitorare la percezione della loro vita che hanno le nuovissime generazioni, attraverso un attento report che ha interessato ben 38 paesi.

Quelli ‘nordici’ i bimbi più soddisfatti. I nostri 19imi

Manco a dirlo, in testa a questa classifica vi sono i paesi nordici (dai Paesi Bassi alla Danimarca, passando per la Norvegia) dove, la ricchezza ‘tangibile’, fa si che poco più di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della propria vita. L’Italia in tal senso si piazza solamente al 19esimo posto.

Italia pessima per le politiche volte al benessere

Come ha poi spiegato Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia, “Il nostro Paese si posiziona 19esima su 38 paesi per quanto riguarda i risultati generali sul benessere dei bambini, solo 34esima su 41 paesi per quanto riguarda le politiche e le condizioni che generano benessere“.

Nello specifico però ben il 76% dei nostri 15enni afferma di nutrire un’alta soddisfazione della loro vita, a fronte del 75,7% di media degli altri paesi,

Sovrappeso ed obesità, una ‘piaga’ che affligge tutti

Ciò che accumuna invece un po’ tutti, ricchi e poveri, è che in tutti e 38 i paesi sondati almeno un bambino su 3 è sovrappeso, quando non proprio obeso.

Un discorso che investe in pieno anche il nostro Paese (31imo per ‘ciccia’), dove il 36,9% di giovani tra i 5 ed i19 anni, sono appunto in sovrappeso od obesi.

Quasi la metà dei 15enni mostra scarsa istruzione

Senza infierire oltre sull’istruzione scolastica, per lo più disastrosa, basti pensare che, mediamente, entro i 15 compiuti il 40% complessivo dei bambini Ocse e Ue, mostra scarsissime competenze di base di lettura e matematica.

I bimbi italiani ‘attenti’ e consapevoli della loro realtà

Entrando in temi molto più delicati, il presidente Unicef Italia ha spiegato che ”Per quanto riguarda la salute mentale il nostro paese è nono”, e questo lascia intendere sì un’ottima forma mentale tuttavia, finisce quindi per prevalere quella ‘consapevolezza’ della quale parlavamo prima, rispetto alle proprie condizione di vita familiare. Dunque i bambini hanno sempre di più maggior percezione della realtà, condizione che può però in qualche modo influenzare il loro stato d’animo.

E’ ancora alta la componente di povertà

Complessivamente, prima dell’avvento della terribile crisi economica poi indotta dall’arrivo dell’emergenza sanitaria a causa del coronavirus, in 41 paesi testati mediamente la povertà adolescenziale si attestava al 20%.

Il suicidio mina la vita della fascia di età 15-19 anni

Ovviamente, come abbiamo visto, la percezione di soddisfazione per la propria vita, condiziona in parte i giovanissimi e, non a caso, purtroppo ancora oggi il suicidio è una delle cause maggiori di morte fra gli adolescenti compresi tra i 15 ed i 19 anni.

Su 100mila giovani infatti il tasso di suicidio è circa del 2,5, a fronte di una media di 6,5 su 100mila.

E quando non è questa la tragica e drastica ’scelta’, concorrono altri fattori, facendo sì che, purtroppo anche in un quarto dei paesi economicamente più forti, la mortalità dei bambini sia ancora sopra 1 ogni 1.000…

Max