Home ATTUALITÀ Variante Delta, “per viaggi possibili rischi sanitari”

    Variante Delta, “per viaggi possibili rischi sanitari”

    Aumentano le zone del mondo in cui viene segnalata la variante Delta del coronavirus e la risalita dei contagi può comportare un rischio di carattere sanitario. E’ quanto avverte la Farnesina. “A tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”, si legge in una nota.  

    “In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova”, ricorda ancora il ministero degli Esteri. 

    “Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a Covid-19”, conclude la Farnesina. 

    OMS: CAUTELA
     

    Chiede cautela nei viaggi anche l’Organizzazione mondiale della sanità che, nel bollettino relativo al periodo 5-11 luglio, evidenzia come siano ormai 111 i Paesi, territori o aree che hanno rilevato la presenza del mutante identificato per la prima volta in India, 15 in più rispetto alla settimana precedente. “Se al 13 luglio almeno 111 Paesi e territori hanno segnalato il rilevamento di Delta, si prevede che” la sua presenza “continuerà ad aumentare, e che diventerà la variante dominante a livello globale nei prossimi mesi”, ribadisce l’agenzia Onu per la salute, definendo “probabile che la maggiore trasmissibilità associata a questa variante si traduca in aumento dell’incidenza dei casi Covid e maggiore pressione sui sistemi sanitari, in particolare in contesti di bassa copertura vaccinale”.  

    Da qui un monito sulla cautela necessaria negli spostamenti in tempi di vacanze: “Mentre i Paesi riprendono gradualmente i viaggi internazionali non essenziali – fa notare l’Oms – l’introduzione di misure di mitigazione del rischio per ridurre l’esportazione, l’importazione e la trasmissione successiva di Sars-CoV-2 associate ai viaggi dovrebbe basarsi su valutazioni approfondite condotte in modo sistematico”.