‘A CAUSA DELLA GRAVE CARDIOPATIA DI CUI SOFFRE, TOTÒ RIINA RISCHIA LA MORTE IMPROVVISA’, SI LEGGE NELLA CARTELLA CLINICA STILATA DAL MEDICO DEL BOSS DI COSA NOSTRA

    “La cardiopatia di cui soffre Riina espone costantemente il paziente a rischio di morte improvvisa, oltre a condizionarne ogni attività”. Così si legge nella relazione stilata dal medico Michele Riva, che ripercorre il quadro clinico del boss di Cosa Nostra negli ultimi dodici mesi. Dunque Totò Riina “è a rischio di morte improvvisa”. La documentazione clinica è stata acquisita dai giudici della VI sezione penale del Tribunale di Milano, perché qui il boss è imputato in seguito alle minacce pronunciate nei confronti del direttore del carcere di Opera. Il legale di Riina, avvocato Mirko Perlino, ha chiesto ai giudici di acquisire le cartelle cliniche affinché possano valutare se sia il caso di sottoporre il boss a una perizia in grado di chiarire la sua effettiva capacità di stare in giudizio. Ma secondo il pm Bruna Albertini, la documentazione acquisita è già “sufficiente” per accertare la capacità di stare in giudizio del boss mafioso. Secondo il legale, Riina “non capisce ciò che gli viene detto e dalla relazione emerge che va a stare in giudizio un imputato che non si può esprimere, che è completamente dipendente in tutti i suoi atti quotidiani, a eccezione del mangiare cibo frullato, che non è in grado nemmeno di prendere una cornetta in mano per parlare col suo difensore perché gliela deve tenere in mano un agente della polizia penitenziaria”. I giudici si sono quindi ritirati in camera di consiglio.
    M.