‘CONTINUIAMO A CONTARE I CADAVERI DI POVERA GENTE E QUALCUNO CI ACCUSA DI FARE DA TAXI’, IL DIRETTORE DI MSF OGGI IN SENATO DOVE SI È TENUTO UN CONVEGNO DELLE ONG

    migranti.jpg (1000×667)

    “Ieri sera una nostra imbarcazione, la Prudence, è rientrata con dei morti a bordo, quasi tutte donne. Un altro cadavere, colpito da arma da fuoco, probabilmente da un trafficante, era sulla Moas. Questa è l’immagine che si contrappone a tutti quelli che vogliono pensare che noi stiamo facendo un servizio di taxi e a tutti quelli che credono che le Ong siano un fattore da attrazione”. Così, tanto per chiarire le idee sul lavoro svolto ogni giorno in mare dalla nave di Medici Senza Frontiere, il direttore dell’associazione umanitaria Loris De Filippi, intervenendo stamane in Senato, nell’ambito del convegno ’La grande bugia delle navi-taxi. Le Ong e il soccorso in mare’. “Siamo colpiti da una montagna di immondizia e le Ong – insieme al mondo della solidarietà in generale – ne stanno facendo le spese – ha spiegato De Filippi – Uno dei problemi per cui le Ong siano finite sul banco degli imputati è l’incapacità, l’impossibilità per l’Italia di fare accoglienza. Le Ong sono indifese: pochi i politici che si espongono per difenderle, dal momento che oggi parlare in difesa della solidarietà vuol dire perdere consensi”. Dal canto suo, afferma Raffaela Milano di Save The Children, “Dall’inizio di quest’anno sono morte affogate 1.000 persone, bambini, donne, intere famiglie. Questo è quello che sta succedendo nel Mar Mediterraneo”. La Milano ritiene inoltre “preoccupante come il dibattito sulle politiche migratorie si sia spostato sul soccorso, un dovere che non dovrebbe contemplare posizioni differenziate. Ben vengano le indagini e la trasparenza, ma questo non significhi alimentare un clima di sospetto indifferenziato e continuo su una attività così indispensabile nel Mar Mediterraneo”. Al convegno è intervenuto anche Riccardo Gatti, direttore operativo della spagnola ’Proactiva Arms’ il quale ha tenuto a ribadire. “Mentre noi stiamo parlando, nella zona Sar le nostre navi stanno soccorrendo 11 gommoni, ci potrebbero essere oltre 1.000 persone”, rende noto Gatti lamentando che tanto chiasso sta ledendo l’immagine delle Ong. “Siamo ritenuti scomodi forse perché facciamo vedere la parte ’negra’ della società”.

    M.