‘E’ STATA UNA PROVA DOLOROSA, ORA STO MEGLIO. SARÒ ANCORA UTILE ALL’ITALIA, C’È UN TRIPOLARISMO PERICOLOSO’. BERLUSCONI LASCIA IL SAN RAFFAELE DOPO L’INTERVENTO AL CUORE

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    “E’ stata una prova molto dolorosa, ora sto un po’ meglio’’, in uscita dal San Raffaele dopo l’intervento al cuore subìto lo scorso 14 giugno, Silvio Berlusconi ha incontrato i giornalisti fuori l’ospedale milanese. “Colgo l’occasione per due ringraziamenti – dice subito il Cavaliere – Il primo va al personale del San Raffaele che mi ha curato con un affetto, una dedizione e un’attenzione straordinaria. E’ un’istituzione a cui ho largamente partecipato nella costruzione con don Verzè, che funziona a meraviglia. Veramente mi ha coccolato per 30 giorni’. Il secondo ringraziamento – ha quindi aggiunto Berlusconi – va ai giornalisti in attesa di mie notizie. Vi chiedo scusa se vi ho costretto a una permanenza così lunga in attesa di qualche mia dichiarazione avvenuta solo oggi’’. Quindi il leader di Forza Italia è tornato a parlare del ‘lavoro’: “Ora mi aspettano mesi di riabilitazione e sarò ancora utile all’Italia e agli italiani. Uno sente se poter dare un contributo al proprio Paese oppure no. Io spererei che non ce ne fosse bisogno. Se dovesse venir fuori un bisogno, spero di avere le forze per poter dare qualche consiglio’. La situazione italiana – ha spiegato Silvio – è passata da un bipolarismo a un tripolarismo che vedo molto pericoloso. Non ci sono praticamente leader a cui poter pensare di affidare il nostro destino. Il sistema congiunto della riforma costituzionale e della legge elettorale potrebbe portare a un governo dei 5 stelle, come si è visto nelle recenti elezioni comunali, dove i 5 stelle hanno vinto 29 volte su 30. E il sistema è fatto in maniera tale che questo sarebbe un risultato sicuro delle prossime elezioni politiche nazionali’’. Inevitabile poi, l’argomento Milan: “Ormai ha questo percorso verso la Cina… Voglio consegnare il Milan a chi sia disposto a investire nel Milan per farlo ritornare ad essere protagonista in Italia e nel mondo. Ho rinunciato a qualunque pretesa di prezzi, ho accettato quello che mi è stato proposto che non tiene nemmeno conto del valore del brand e ho preteso che ci sia l’impegno per i nuovi acquirenti, che sono un gruppo di importanti società cinesi anche a partecipazione statale, di versare nel Milan almeno 400 milioni di euro nei prossimi due anni”.

    M.