‘E’ STATO FREGATO PIÙ VOLTE. UNA CORRUZIONE DA QUATTRO SOLDI’, I LEGALI DELL’IMPRENDITORE ROMEO, CHE VISITATO IN CARCERE DAL PM SULLA VICENDA CONSIP NON HA RISPOSTO

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    Stamane il gip Gaspare Sturzo e il pm Mario Palazzi, hanno lasciato il carcere di Regina Coeli con un nulla di fatto: Alfredo Romeo, l’imprenditore campano arrestato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Consip si è avvalso dellafacoltà di non rispondere.’’Non ha mai dato soldi a nessuno. Non ha mai incontrato il padre di Renzi o gente dell’entourage’’, avevano commentato con i giornalisti legali dell’imprenditore campano, prima di entrare nel carcere della Lungara. Poi, uscendo dal carcere, dopo l’incontro con il suo assistito, l’avv. Vignola ha tenuto a precisare che ’’Non era privilegiato era emarginato all’interno della Consip. Altro che corruttore luiè stato fregato più voltecome è stato rappresentato in un esposto depositato in aprile alla Consip e per conoscenza in Anac e Antitrust. Questo incartamento è stato depositato circa 3 mesi fa alla procura di Napoli e ora anche a Roma. Nel corso dell’interrogatorio si è riportato a questo documento in cui sono descritti i suoi rapporti in Consip e i meccanismi di affidamento degli appalti. ’Viene rappresentato come il grande corruttore ma qui si tratta di una corruzione, se mai c’è stata, non dico da quattro soldi ma quasi – ha aggiunto il legale – Se vero parliamo di cifre modeste date a Gasparri per alcune consulenze. Il resto è gossip e clamore mediatico. C’è un problema di assenza totale di riscontri alle dichiarazioni del chiamante in correità Marco Gasparri. Non c’è nessuna prova di versamenti una tantum. E’ tutto gossip. Per un alto funzionario di Consip, visto lo stipendio che ha, un risparmio di 100mila euro è anche abbastanza poco” hanno aggiunto i legali, secondo cui ’’Romeo non è un corruttore ma vittima di questo sistema che ha portato a sovraesporlo quando non ha fatto nulla’. Faremo istanza di revoca della misura cautelarebasata su diversi aspetti che lasciano dubitare sulla validità e utilizzabilità di molti aspetti processuali sia per quanto riguarda la durata delle indagini sia per la modalità di acquisizione della prova per quanto riguarda le intercettazioni ma anche per la ricostruzione dei documenti attribuiti all’avvocato Romeo, su cui non sono state rispettate le regole del codice di procedura penale’’. Infine Francesco Carotenuto e Alfredo Sorge annunciano ’’Chiederemo la revoca della custodia cautelare – hanno aggiunto gli avvocati – non tanto per questioni di merito quanto per questioni di procedura penale’’.

    M.