‘FOGNE INADEGUATE, NOI STIAMO FACENDO TUTTO QUELLO CHE POSSIAMO FARE’, LA RAGGI SUGLI ALLAGAMENTI

    E’ stata davvero un’ondata temporalesca di portata eccezionale quella che nel week end ha letteralmente allagato la città, creando diverse situazioni di emergenza. Appurata in parte anche l’approssimazione di quei servizi che in qualche modo concorrono ad evitare l’ostruzione di fogne e tombini, inevitabilmente la rabbia dei romani ha investito in parte anche l’attuale amministrazione. Ed oggi il sindaco raggi ha tenuto a commentare quanto accaduto: “E’ stato un nubifragio eccezionale che come avete visto ha scaricato su Roma oltre 100 mm di acqua in nemmeno tre ore –scrive Virginia Raggi – E’ stato effettivamente un evento estremamente violento con una quantità d’acqua molto importante. L’amministrazione fin dallo scorso anno ha avviato dei lavori, rimettendoli come ordinari, quelli di pulizia dei tombini e delle caditoie oltre a quelli sulle alberature. Roma ha oltre 800.000 tra chiusini, caditoie e tombini e 321mila alberature. Serve dunque un lavoro costante, ogni anno, per tutto l’anno. Noi stiamo facendo tutto quello che possiamo fare – ha ribadito il sindaco – ma qui c’è da ripensare completamente l’impianto fognario perché le fogne che sputano fuori acqua fanno capire che l’impianto non è dimensionato per fenomeni di questo genere di questa portata. Tuttavia io dico che se non avessimo avviato già l’anno scorso l’intervento sui primi tombini e le caditoie i danni sarebbero stati maggiori. Le immagini più significative sono quelle dei tombini che sputano fuori acqua. Forse c’è da fare un’altra riflessione: probabilmente il sistema fognario di Roma non è attrezzato per eventi di questa portata e di questa violenza. Questi nubifragi che purtroppo iniziano ad essere sempre più frequenti, indice di un cambiamento climatico in atto, diventeranno sempre più frequenti. Ci stiamo attrezzando – ha aggiunto ancora la prima cittadina – abbiamo sottoposto alla Regione un piano di assetto idrogeologico, che spero che a breve venga sottoscritto, stiamo riattivando l’ufficio sul dissesto idrogeologico e dovremmo ripensare completamente a rivedere il sistema fognario perché evidentemente i mutamenti climatici ci mettono davanti esigenze per le quali il nostro Paese non è preparato. Quello che abbiamo visto in questi giorni in alcune città è drammatico – ha quindi tenuto a sottolineare la Raggi – Tutte le istituzioni devono fare una riflessione insieme sul dissesto idrogeologico, ciascuno facendo la propria parte. Su quanti i tombini siamo intervenuti? La cifra – ha poi concluso – potremmo comunicarla a breve, stiamo facendo una ricerca Municipio per Municipio. Su 800.000 manufatti 720.000 sono dei Municipi e 80.000 del Simu. Il conteggio non è assolutamente agevole. Noi siamo intervenuti ma c’è ancora moltissimo da fare. Abbiamo avviato un lavoro l’anno scorso ma servirà tempo per poterlo monitorare uno ad uno”.
    M.