‘QUESTO NON È IL MOVIMENTO CHE CONOSCEVO’, FEDERICO PIZZAROTTI UFFICIALIZZA IL SUO ADDIO AL MOVIMENTO DI BEPPE GRILLO: ‘SENZA DI LUI NON SAREI MAI ARRIVATO QUI’

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    “Senza Beppe Grillo non sarei mai arrivato qui, non mi sarei mai alzato dal divano. Sono sempre stato una persona libera, ma questo non è il Movimento che conoscevo e da uomo libero io non posso che uscire da questo movimento”. Come era già nell’aria da diverso tempo, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane a Parma, il sindaco Federico Pizzarotti ha ufficializzato la sua uscita dal Movimento a 5 Stelle. “Quando il Movimento è nato eravamo persone libere – ha aggiunto Pizzarotti – critiche, volevamo far entrare le telecamere all’interno dei consigli comunali. Adesso siamo quelli dei direttori, nominati, perché nessuno ha avuto la possibilità di candidarsi o di intervenire sulle scelte” i cui componenti sono stati “ratificati dalla rete con il messaggio ’questi sono i più belli, come facciamo a non votarli’.Volevamo aprire le stanze e invece le abbiamo chiuse. E’ evidente che non si sia voluta ricomporre una situazione che poteva essere ricomposta, a me è stato vietato di sedere intorno a un tavolo, parlare per trovare soluzioni. Non dovete chiedere a me perché non è stato fatto”, continua. “Da quando il procedimento è stato archiviato – ha detto ancora Pizzarotti – nessuno ancora mi ha chiamato. Oggi siamo al 144esimo giorno dalla sospensione illegittima, che non è prevista dai regolamenti e io non ho sentito nessuno. In questi giorni – ha sottolineato il sindaco di Parma – si sta discutendo una nuova revisione del regolamento interno, che non si sa chi lo abbia proposto, né chi lo abbia scritto, né come si possa modificare. Una volta discutevamo in rete come elaborare le proposte tutti insieme, oggi si richiedono 3.000 firme cartacee degli iscritti. Ma quali sono gli iscritti?. Come nella più triste tradizione italiana, il regolamento prevede una norma ad personam, visto che sono l’unico sospeso del Movimento in Italia. E perché, mi chiedo, si prevede una sospensione da 12 a 24 mesi? Cosa significa – ha domandato ancora Pizzarotti – che dopo i lavori forzati uno si è ravveduto ed è tornato sulla retta via?”.

    M.