‘RIMETTO IL MIO INCARICO, ONORATO DI AVER SERVITO LA NAZIONE ED IL POPOLO AMERICANO’, COME DA PREVISIONI IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA FLYNN SI DIMETTE: SI ACCORDÒ CON I RUSSI

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    “Sfortunatamente, a causa del ritmo degli eventi, ho inavvertitamente fornito al vice presidente e ad altri informazioni incomplete riguardanti le mie telefonate con l’ambasciatore russo a Washington. Rimetto il mio incarico, onorato di aver servito la nostra nazione ed il popolo americano in modo così illustre”. Con queste affermazioni contenute nella lettera di dimissioni, resa pubblica dalla Casa Bianca, l’ex generale 58enne Michael Flynn, consigliere per la Sicurezza nazionale, lascia dopo esser stato accusato per aver mentito sui rapporti intrattenuti con alcuni funzionari del Cremlino, con i quali avrebbe discusso della revoca delle sanzioni, prima dell’insediamento del nuovo presidente americano.  Ripercorrendo la vicenda, il  ’Washington Post’, spiega che Flynn avrebbe parlato di una possibile revoca delle sanzioni contro Mosca con l’ambasciatore russo a Washington, Sergey Kislyak, il 29 dicembre scorso, lo stesso giorno in cui il presidente uscente Barack Obama annunciò nuove misure restrittive per le interferenze russe nel voto di novembre. C’è però da sottolineare che, come prevede il ‘Logan Act’ (legge federale risalente al 1799), è illegale per un privato cittadino – e tale era allora Flynn – negoziare con funzionari di governi stranieri che abbiano contenziosi aperti con gli Stati Uniti. “Mi sono sinceramente scusato con il presidente e con il vice presidente, che hanno accettato le mie scuse”, si legge ancora nella lettera di Flynn il quale, non manca di ribadire la usa fedeltà: “nei miei 33 anni di onorato servizio militare, e nella mia gestione come consigliere per la Sicurezza nazionale, ho sempre svolto il mio dovere con la massima integrità e onestà nei confronti di coloro i quali ho servito, incluso il presidente degli Stati Uniti”. Infine, accomiatandosi, il consigliere si dice “estremamente onorato di aver servito il presidente Trump che, in appena tre settimane, ha reindirizzato la politica estera americana in un modo fondamentale per ripristinare la leadership americana nel mondo. Il Presidente, il suo vice Mike Pence, ed il superbo team stanno mettendo insieme saranno ricordati come una delle più grandi presidenze americane della storia”. Al momento il suo posto è stato assunto ad interim da un altro generale: Keith Kellog, 72 anni, attualmente capo dello staff del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. Fonti autorevoli hanno già fatto sapere che presto, per questo delicato ruolo della sua amministrazione, Donald Trump avrebbe in mente David Petraeus, ex direttore della Cia ed ex comandante delle forze americane in Iraq ed in Afghanistan.

    M.