‘SUL SALARIO MINIMO IL GOVERNO NON INTERVIENE PERCHÉ IN ITALIA C’È UN GRAN NUMERO DI CONTRATTI CON UNA COPERTURA LARGHISSIMA’, SPIEGA IL MINISTRO POLETTI

    ‘SUL SALARIO MINIMO IL GOVERNO NON INTERVIENE PERCHÉ IN ITALIA C’È UN GRAN NUMERO DI CONTRATTI CON UNA COPERTURA LARGHISSIMA’, SPIEGA IL MINISTRO POLETTI
    Intervenendo a un convegno della Uil, affrontando il tema del salario minimo, il ministro del Lavoro ha spiegato che “finora con il governo Renzi e quello Gentiloni abbiamo cercato di costruire un punto di equilibrio tra ciò che fa la legge e ciò che fanno le parti. Nel Jobs Act avevamo la delega sul salario minimo. Abbiamo scelto di non intervenire. La decisione è stata presa – ha aggiunto Poletti – perché c’era una discussione aperta sul fatto che in Italia c’è un gran numero di contratti con una copertura larghissima. La definizione di un salario minimo sarebbe stata riferibile a numero limitato di imprese e lavoratori non coperti da questa contrattazione. La nostra scelta – ha proseguito – è che le parti abbiano una loro responsabilità e che la debbano esercitare. E’ la nostra posizione, devono fare quello che compete loro, noi dobbiamo creare il contesto migliore possibile affinché trovino convenienza nel fare le scelte. Continuiamo su questa strada di sollecitazione reciproca, ognuno a fare la parte che compete”.
    M.