‘UN’INCHIESTA GIUDIZIARIA USATA PER FINI POLITICI. NELLE INTERCETTAZIONI PARLANO DI ME PERSONE CHE NON SENTO DA ANNI’. ALFANO SUL BLITZ ANTI-CORRUZIONE NELLA CAPITALE

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    “Siamo di fronte al ri-uso politico degli scarti di un’inchiesta giudiziaria. Ciò che i magistrati hanno studiato, ritenendolo non idoneo a coinvolgermi in alcun modo, viene usato per fini esclusivamente politici”. Non si è fatta attendere la replica del ministro Angelino Alfano, in merito alla vicenda di corruzione smantellata dalla Guardia di Finanza, che ha coinvolto anche diversi rappresentati delle istituzioni e, soprattutto, ‘pungolato’ dal twitter del pentastellato Di Battista (“Ministro Alfano lei ha il dovere di fornire spiegazioni al Parlamento e all’opinione pubblica intera!”). “Le intercettazioni non riguardano me, bensì terze e quarte persone che parlano di me. Persone, peraltro, che non vedo e non sento da anni”, ha tenuto a sottolineare Alfano, secondo cui “L’inchiesta racconta comportamenti e metodi che, se confermati, sono anni luce distanti dalla mia visione delle cose, del mondo e dell’essere cittadino della Repubblica. Io rimango fermo a quanto valutato da chi l’inchiesta l’ha studiata e portata avanti e ha ritenuto di non coinvolgermi. Il resto appartiene al lungo capitolo dell’uso mediatico delle intercettazioni. Ma questo e’ un discorso ben noto a tutti, che si trascina da anni, diventando ormai una vera e propria telenovela legislativa”.

    M.