24 enne arrestato a Viterbo su input dell’FBI

    Assume i crismi della vicenda internazionale quanto è accaduto a Viterbo, laddove un italiano di origine straniera è stato fermato su indicazione addirittura dell’FBI per presunti rischi di natura terroristica-eversiva o, per meglio dire, per confezionamento di materiale esplosivo.
    L’FBI ha segnalato e indotto le autorità locali all’arresto, da parte della polizia, di un 24enne cittadino italiano di origine lettone per possesso di materiale utile al confezionamento di ordigni esplosivi.
    Gli accertamenti effettuati dal Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno della Dcpp/Ucigos hanno permesso di identificare subito l’autore dei post nel giovane arrestato che, secondo quanto fa sapere la polizia – diretta dalla procura del capoluogo della Tuscia – non si era mai evidenziato prima sotto il profilo politico/religioso. Il lettone è stato immediatamente sottoposto ad accertamenti informativi e a strettissimo monitoraggio da parte della Digos di Viterbo.
    L’indagine – coordinata dal Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno della Dcpp/Ucigos – è scaturita da una segnalazione dell’agenzia statunitense relativa ad alcune espressioni di apprezzamento sui social media, postate dall’Italia nei confronti di Sayfullo Saipov, l’estremista islamico che il 31 ottobre 2017 a New York con un camion ha investito su una pista ciclabile otto persone, provocandone la morte.
    In casa sono stati rinvenute armi: un fucile e due pistole ad aria compressa, un cosiddetto ’tirapugni’ oltre ad alcune apparecchiature informatiche. Il gip ha convalidato l’arresto del giovane 24enne disponendo la sua custodia cautelare in carcere.