60° Congresso delle Biblioteche Italiane

    Con la domanda “Che cos’è una biblioteca?” apre i suoi lavori il sessantesimo congresso nazionale AIB presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma. Sarà una due giorni, dal 22 al 23 novembre 2018. Ed è un appuntamento insignito della Medaglia del presidente della Repubblica. Un congresso con il contributo della
    “Direzione generale Biblioteche ed Istituti culturali – MiBACT”, in collaborazione con la
    Biblioteca nazionale centrale di Roma, con l’Ambasciata USA in Italia e sotto gli auspici del
    “Centro per il libro e la lettura”.
    Il 60° Congresso nazionale dell’Associazione italiana biblioteche ha un titolo che dice tutto: “Che cos’è una biblioteca?”. E’ un congresso programmatico che parte da un vuoto di prospettiva e di progettualità politica che sembra contrassegnare la fase attuale e vuole proporre una nuova campagna per le biblioteche italiane.
    Ricorre, infatti, il ventennale dalla pubblicazione AIB di un’ipotesi di legge-quadro sulle biblioteche e sui servizi di accesso al pensiero, alla cultura e all’informazione. La proposta dell’AIB aveva l’ambizione di definire il ruolo della biblioteca e il suo posizionamento “nell’alveo dei princìpi e degli orientamenti delle principali organizzazioni e istituzioni internazionali in questo settore” e “semplificare radicalmente la leggibilità del sistema da parte del pubblico con opportuni interventi sia sull’organizzazione che sulla sua carta dei servizi”.
    Dopo vent’anni quei principi elementari appaiono ancora talmente rivoluzionari che anche l’ultima legislatura si è conclusa con l’archiviazione di una proposta di legge sul libro e la promozione della lettura e delle poche norme-cornice sulle biblioteche in essa presenti.
    L’idea congressuale è, dunque, quella di promuovere un confronto pubblico, internazionale e nazionale, sull’identità delle biblioteche e sulle politiche pubbliche necessarie per il loro sviluppo, suscitando una discussione a 360 gradi, all’interno e all’esterno del mondo delle biblioteche.
    Tutte le articolazioni dell’AIB (Sezioni regionali, Osservatori, Commissioni nazionali, Gruppi di lavoro) sono state chiamate a dare il loro contributo per elaborare una visione di sistema che possa entrare nell’agenda politica delle istituzioni della repubblica, delineando un profilo più nitido del servizio bibliotecario nei diversi contesti e per le diverse fasce di pubblico.
    I temi salienti affrontati saranno:
    l’Agenda ONU per il 2030 e gli indicatori culturali: i programmi dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS);
    una visione globale sulle biblioteche per società istruite, aperte e partecipative: l’indagine e i programmi di IFLA;
    programmi, servizi, processi decisionali e strategie di finanziamento per biblioteche pubbliche di eccellenza ad alto impatto sociale: il caso della New York Public Library;
    le parole chiave delle biblioteche: accesso, qualità e trasparenza, convergenza, apprendimento lungo l’arco di tutta la vita, creatività e ricerca, collezioni, servizi, persone;
    le infrastrutture bibliografiche nazionali al tempo della rete: opportunità da cogliere, criticità da affrontare;
    la biblioteca come istituzione: autonomia e quadro normativo (in cerca di cornice).
    Il Congresso si articolerà in una sessione introduttiva il mattino del 22, con la presenza di autorevoli bibliotecari di fama internazionale; il pomeriggio del 22, due sessioni parallele, una volta ad approfondire alcune parole chiave delle biblioteche e l’altra le infrastrutture della cooperazione e i servizi bibliografici nazionali al tempo della rete. Gli esiti delle due sessioni saranno riferiti dai due chairs nel corso della tavola rotonda prevista per il pomeriggio del giorno successivo, presieduta dalla presidente nazionale AIB.
    Al termine della tavola rotonda del 23 novembre, Giovanni Solimine concluderà il Congresso dando lettura di un documento di raccomandazioni ai bibliotecari più giovani che, su richiesta dell’Assemblea nazionale dell’AIB, è in corso di stesura a cura di un Comitato di Saggi formato dagli Associati d’onore e dai professori di biblioteconomia che hanno ricoperto le massime cariche associative.