ALBANESE ARRESTATO. GENTILONI: RISCHIO INFILTRAZIONI DA IMMIGRATI. ITALIANO SCOMPARSO IN LIBIA

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    La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul medico che risulta irreperibile in Libia. L’uomo – si è appreso – è il settantenne Ignazio Scaravilli, catanese, e di lui non si sa più nulla dal pomeriggio del 6 gennaio scorso. Il fascicolo aperto dal pm Sergio Colaiocco, contro ignoti, è per sequestro di persona con finalità di terrorismo. La Farnesina è all’opera. ’’Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni’’, ha detto il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Caravilli, specialista ortopedico, si era recato in Libia per dare il proprio contributo all’ospedale di Dar Al Wafa, nella zona di Suq Talat. A segnalare l’allontanamento del medico sono stati i suoi colleghi, ma allo stato non ci sarebbero testimoni diretti della scomparsa. Il pm Colaiocco ha incaricato i carabinieri del Ros di compiere gli accertamenti. Un albanese di 30 anni, in possesso di documenti falsi, è stato arrestato dalla polizia all’aeroporto di Catania. Durante la perquisizione è stata trovata una pen drive in cui erano salvate alcune foto di lui con un’altra persona mentre tenevano dei kalashnikov. Trovati anche altri file con documenti di varie nazionalità. Dai controlli è emerso che era già stato denunciato il 13 gennaio a Malpensa perché trovato anche in quell’occasione in possesso di documenti falsi con i quali voleva salire a bordo di un aereo per Londra.