ANCHE TEHERAN NEL MIRINO DEL SEDICENTE STATO ISLAMICO: KAMIKAZE ATTACCANO IL PARLAMENTO ED IL MAUSOLEO DEDICATO ALL’AYATOLLAH KHOMEINI: 13 MORTI E 40 FERITI

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    Che internamente allo scenario arabo qualcosa stia decisamente cambiando lo ha dimostrato la recente presa di distanze che, guidata da Riad, 4 paesi hanno mosso nei confronti del Qatar, a loro dire reo di sostenere e finanziare il terrorismo jihadista. E in questo ‘labirintico’ e complicato gioco di accordi ed alleanze, l’Iran – a sua volta accusato di sostenere occultamente il terrorismo – ha sempre tenuto un atteggiamento accorto, salvo poi esternare ed evidenziare, come nel caso dell’isolamento del Qatar, la ‘regia’ dei potenti (soprattutto finanziariamente) Emirati sul delicato scacchiere mediorientale. Dunque, quanto accaduto stamane a Teheran assume un significato ‘politicamente’ forte e sconcertante: alcuni miliziani dell’Is (come ha reso noto l’agenzia Amaq), vestiti da donna hanno infatti attaccato luoghi simbolo come il Parlamento iraniano, ed il mausoleo di Khomeini. “Questa mattina due gruppi terroristici hanno attaccato il Parlamento e il mausoleo dell’Imam Khomeini. I membri di un terzo gruppo sono stati arrestati prima di riuscire ad eseguire un altro attacco”, ha affermato attraverso una nota ufficiale, diffusa dalla tv di Stato della Repubblica islamica, il ministero dell’Intelligence, citata. Il primo bilancio parla di almeno 7 vittime e di 4 persone in mano ai terroristi. Come ha riferito l’agenzia di stampa Fars, un commando composto da 3 o 4 persone, si sarebbero fatte strada brandendo kalashnikov e bombe a mano. Almeno due miliziani sono stati uccisi dall’immediata reazione delle forze dei Guardiani della Rivoluzione iraniani (pasdaran). Tuttavia uno degli assalitori si sarebbe fatto saltare dopo esser riuscito il quarto piano dell’edificio. L’area è stata immediatamente interdetta e praticamente ‘sigillata’. Contemporaneamente, nell’area a sud della capitale iraniana, due terroristi hanno attaccato il mausoleo dedicato all’ayatollah Ruhollah Khomeini. Mentre il primo è riuscito ad azionare la cintura esplosiva, il secondo, anche qui, è stato ucciso dalla fulminea reazione delle forze di sicurezza. Come dicevamo, è stato inoltre sventato un terzo attacco, sempre a Teheran, ma sul come e dove non è ancora trapelato nulla.

    M.