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    Apophis, è allarme impatto con la Terra: il gigantesco asteroide si avvicina. Ecco cosa rischia il nostro pianeta

    Fa sempre più paura, lascia sempre più sgomenti, e si intesse di trame controverse, alcune magari inforcate da eccessi fantascientifici, altre di dati di fatto scientifici che stanno allarmando gli scienziati e gli analisti. E’ la vicenda di Apophis, il terribile, gigantesco asteroide spaziale che si sta avvicinando a grandi passi alla Terra, e minaccia di avere davvero un impatto spaventoso col nostro pianeta.

    E’ tutto vero? Cosa accadrà? Quando accadrà? Cosa potrebbe scatenare l’impatto tra la Terra e Apophis e che genere di conseguenze potrebbe avere per il nostro pianeta? E’ presto detto.

    Apophis l’asteroide gigante minaccia davvero la Terra: è allarme impatto e gli scienziati tremano

    Apophis come è noto ormai agli esperti, è l’asteroide più grande che sia mai stato studiato dagli scienziati. Si tratta di un corpo davvero enorme, ciclopico. con il suo diametro di 340 metri Apophis stuzzica la curiosità scientifica dei più, ma nello stesso tempo allarma, e molto, gli scienziati di tutto il mondo.

    Per attirare le ansie degli esperti, Apophis, non ci ha messo molto. E’ bastato il gigantesco volume dell’asteroide che si è guadagnato l’attenzione anche dei media. Di recente ne ha parlato la NASA in corso d’opera della Conferenza sulla Difesa Planetaria.

    Stando ai dati, l’asteroide arriverà nei pressi della Terra il 13 aprile 2029, con la sua smisurata stazza pari a 340 metri. La distanza di passaggio calcolata è di soli 31.000 chilometri: e agli scienziati questo preoccupa, perchè si temono probabili influenze dei campi gravitazionali.

    Ci sono scienziati che vagliano i rischi come scarsi o poco probabili, altri che invece hanno paura di improvvisi, e probabili, cambi di traiettoria. Va detto che ci sono due date da tenere a mente.

    Il passaggio principale è previsto nel 2029: quell’anno, pare, l’impatto non avverrà o non con conseguenze disastrose. Nel 2068, invece, la seconda fase, il ritorno. Ed è in questo anno che si temono conseguenze.

    Se dovesse verificarsi un impatto potrebbero essere devastanti. L’energia sprigionata sarebbe circa di 2500 megatoni, circa 20 volte più potente di una bomba H. Cosa si rischia?

    Si parla con insistenza della creazione di una spaccatura sulla crosta terrestre con un estensione di molti chilometri. Sarà, comunque, al suo passaggio, visibile da chiunque si trovi nell’emisfero australe, grazie ai suoi 340 metri di diametro.