ARDEA, “LUCCIOLA” ROMENA SEQUESTRATA DA 4 CONNAZIONALI

    I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Anzio la scorsa sera hanno arrestato 4 cittadini romeni, fra cui una donna, di età compresa tra i 23 ed i 53 anni, responsabili di sequestro di persona finalizzato allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La triste storia coinvolge una 20enne romena, giunta in Italia da poco tempo che alcune sere fa, mentre si prostituiva sull’Ardeatina in località Tor San Lorenzo, del comune di Ardea, si è allontanata con un cliente a bordo di un furgone rosso facendo perdere le proprie tracce. Un’amica nonché inquilina della 20enne, anch’egli prostituta, non avendo più sue notizie e trovando il cellulare sempre spento ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri per segnalare la scomparsa. Le immediate indagini condotte dai militari, che si sono basate soprattutto su una fitta attività informativa e su una approfondita conoscenza del territorio, hanno consentito di localizzare nel pomeriggio di ieri l’abitazione, situata nel territorio di Aprilia (Lt), dove la ragazza poteva trovarsi. I militari giunti sul posto ed avuto la conferma della presenza della ragazza, attraverso una finestra che dava sulla strada, hanno fatto irruzione nell’appartamento riuscendo a bloccare i 4 cittadini romeni, uno dei quali con precedenti penali, che sono stati immediatamente arrestati. La ragazza si trovava in una stanza, chiusa a chiave dall’esterno, particolarmente scossa ma comunque in discrete condizioni generali, alla vista dei Carabinieri è scoppiata in lacrime. Le indagini hanno permesso di ricostruire tutta la vicenda; in particolare uno degli arrestati, due sere prima, fingendosi un cliente ha fatto salire a bordo del proprio mezzo la ragazza e l’ha portata presso la propria abitazione, riuscendo anche a toglierle il cellulare per evitare che potesse avvisare altre persone. In questi due giorni la ragazza è stata costretta ad avere dei rapporti sessuali con alcuni clienti procurati dagli stessi aguzzini che ovviamente trattenevano il relativo guadagno. Non è un caso isolato quello che i Carabinieri della Compagni di Anzio hanno scoperto ma sono diversi gli episodi di persone che investono sullo sfruttamento della prostituzione, molto spesso proprio in danno di ragazze giovani e connazionali, talvolta anche approfittando della loro scarsa indipendenza dovuta, come nel caso di specie, anche alla conoscenza molto approssimativa della stessa lingua italiana. L’attenzione dei Carabinieri per questo specifico fenomeno è sempre molto alta e l’attività di contrasto continuerà in modo costante su tutto il territorio.