ARDEA, CAMORRA, ARRESTATO IL BOSS LATITANTE ANGELO CUCCARO

    boss ardeaLa Polizia ha arrestato nella serata del 15 marzo il capo clan dei quartieri Barra e Ponticelli di Napoli. Si tratta di Angelo Cuccaro, catturato dopo due anni di latitanza trascorsi nella città di Ardea e destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e condannato in via definitiva all’ergastolo per un omicidio.

    Il capo clan, soprannominato «Angiulillo ò fratone», è stato sorpreso dai poliziotti nella sua casa rutula, sul litorale romano. Al blitz hanno preso parte gli agenti delle Squadre Mobili di Napoli e Roma, del Servizio Centrale Operativo e della polizia Scientifica. Cuccaro aveva trovato alloggio in una villetta ma la polizia lo ha sorpreso e arrestato in strada. Il latitante, che ha 42 anni, era stato condannato all’ergastolo per l’ omicidio di Esposito Luigia avvenuto nel 1996. Con i fratelli Michele e Luigi, entrambi latitanti, gestiva gli affari dell’omonimo clan, attivo nell’area orientale dei Napoli già dalla fine degli anni ’80, che attualmente detiene il monopolio di tutte le attività illecite del quartiere di Barra e delle aree confinanti inclusa Ponticelli. Lo scorso 8 marzo, a Capodrise (Caserta), la polizia ha arrestato un pregiudicato ritenuto un esponente di spicco dello stesso clan: si tratta di Vincenzo Amodio, di 50 anni, condannato a otto anni di reclusione per concorso in estorsione e usura, aggravati dal metodo mafioso nei confronti di titolari di sale di videogiochi e di agenzie di scommesse on-line, quali venivano imposte tangente. Insieme ad Amodio venne condannato anche Angelo Cuccaro.