Attentato Christchurch 49 morti e strage su fb

    Attentato Christchurch 49 morti e strage su fb: l’attacco nelle due moschee in Nuova Zelanda ha prodotto ben 49 morti e la strage è stata anche divulgata in diretta Facebook. Ad aprire il fuoco nei due luoghi di culto è stato un plotone di 4 persone. In un tweet messo in rete da uno dei terroristi si possono addirittura vedere i caricatori delle armi automatiche con i nomi di personaggi storici e autori di azioni contro gli immigrati: compreso l’italiano Luca Traini. Cronaca di una tragedia dai forti (e drammatici) contenuti social.

     
    Attentato Christchurch 49 morti e strage su fb. La strage resa social con una trasmissione live su Facebook

    L’attentato Christchurch ha prodotto 49 morti ma si è anche resa tragicamente social con una trasmissione live su Facebook. “Sentivo le urla strazianti dei tanti colpiti a morte. Sono rimasto immobile, pregando Dio di essere risparmiato. I killer hanno ucciso alla mia destra e alla mia sinistra. Poi si sono spostati nella stanza dove pregavano le donne e da lì sono arrivate altre urla che non riesco a dimenticare. Siamo fuggiti in massa, coperti di sangue…”. E’ la testimonianza raccolta dalla Afp da uno dei sopravvissuti alla strage della moschea di Al Noor, una delle due colpite nella città neozelandese di Christchurch. L’uomo non vuole dire il suo nome: “Sono ancora terrorizzato”. Al Noor è una delle due moschee colpite in Nuova Zelanda durante la preghiera del Venerdì quando quattro persone guidate da un ventottenne australiano, Brenton Tarrant, ha assassinato 41 persone; altre otto sono morte in una seconda moschea. Tarrant e i suoi hanno trasmesso live su Facebook il massacro. Poco prima online aveva pubblicato un manifesto in cui si definiva “un normale uomo bianco” e diceva: “”sono ispirato alla strage compiuta ad Utoya, in Norvegia, da Anders Breivik nel 2011. Voglio uccidere gli stranieri invasori”. Gli attacchi sono avvenuti intorno alle 13.40 ora locale – l’1.40 del mattino in Italia – è il bilancio delle vittime è di quarantanove morti. Tanto che la premier della Nuova Zelanda Jacinta Arden ha subito affermato in diretta televisiva: “E’ uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda. Siamo davanti a un atto di violenza senza precedenti”.