“Mamma gira per casa vestita di nero come un ninja”, aveva detto il piccolo dei loro figli al papà che, per lavoro, era spesso fuori casa. Il marito ne aveva denunciato la scomparsa alla locale caserma di Lecco, mostrando apprensione per la crescente radicalizzazione che la moglie aveva tradito negli ultimi mesi. Così, a farsi carico delle indagini, sono stati i carabinieri del Ros, coordinati dalla procura distrettuale antiterrorismo di Milano. Indagini sfociate in un provvedimento cautelare emesso nei confronti della donna albanese residente a Leccoche, nel dicembre 2014, dopo un percorso di radicalizzazione durato qualche mese, aveva abbandonato il marito e le due figlie maggiori per recarsi in Siria, insieme al figlio minore, e arruolarsi tra i militanti dell’Isis. A quanto sembra la donna aveva addirittura avuto il tempo, non solo di radicalizzarsi ma, addirittura, di innamorarsi via Internet di un miliziano che intendeva sposare una volta giunta in Siria. Una vicenda davvero inquietante, che sottolinea la potenza dei reclutatori, capaci di indurre una tranquilla donna di famiglia ad abbandonare i propri figli scegliendo di imbracciare unarma nei luoghi di guerra
M.
