Il pericolo è più che reale, per lanno in corso anche la Banca dItalia è nettamente scettica sulle previsioni di aumento del Pil dall1% allo 0,6% con una probabilità di recessione tecnica (anche se non vi si fa accenno nel comunicato) a fine 2018 per via dell ultimo trimestre con segno meno dopo che già il terzo aveva ripetuto lo stesso trend (-0,2%). La verità, sul fatto che lItalia sia in recessione o meno, la rileverà lIstat a fine gennaio. Ma lesecutivo risponde alleventualità di una recessione, esprimendo fiducia nella manovra e nei provvedimenti: “Assicureranno al Paese una crescita sostenuta”. E i nuovi dati vengono contestati dal vicepremier Luigi Di Maio che si scaglia contro Bankitalia. “Stime apocalittiche – commenta – che arrivano dalla stessa Bankitalia che ci ha lasciate le banche in queste condizioni perché non ha sorvegliato. E poi: “Non è la prima volta: sono diversi anni che non ci prende. Solo è strano. Quando cerano quelli di prima facevano stime al rialzo, ora al ribasso. Le nuove previsione della banca nazionale, al cui timone vi è da Ignazio Visco sono ovviamente unascia per il governo che era riuscito con grande fatica a far passare la manovra a fine anno dopo il dialogo con la Ue e che ipotizzava un pil in crescita dell1% con il ministro del Lavoro Di Maio che aveva anche ausipcato ad un “boom economico”. Un governo che ora vuole trovare il dialogo con le parti sociali. Il premier Giuseppe Conte ha riunito a Palazzo Chigi i sindacati ed ha comunicato linizio di una trattativa sul decretone al ministero del Lavoro. Ma Conte non riesce ad ogni modo a far desistere dalla manifestazione annunciata per il 9 febbraio contro la legge di bilancio. “Le ultime stime di Banca dItalia sullultimo trimestre del 2018 e le prime previsioni per il 2019 indicano che limpostazione di una manovra espansiva, sottolineata dal governo e sostenuta anche nel corso del negoziato con le istituzioni europee, mantiene tutta la sua validità, dicono da Palazzo Chigi.