Battaglia nel Mar Nero, la reazione di Mosca

    Dopo lo scontro nel Mar Nero, il presidente Poroshenko ha invocato alla Russia di liberare i marinai e di restituire le imbarcazioni militari poste a sequestro. Gli ufficiali ucraini, catturati nelle acque del Mar Nero dalla compagine russa, sono stati “brutalmente detenuti in violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato il presidente ucraino durante il meeting del Consiglio di sicurezza nazionale. Il presidente ha chiesto al Cremlino di “trasferire immediatamente” i marinai e le navi sulle coste ucraine del Mar Nero e di “garantire la de-scalation nel Mare di Azov”. Anton Lozovoy, ufficiale della Direzione per la Crimea del servizio di intelligence di Mosca FSB, ha detto che le tre imbarcazioni militari ucraine bloccato verranno trasferite al Porto di Kerch. Stando a Lozovoy, i tre militari ucraini che hanno riportato lesioni livei sono stati curati. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov vi ha visto nella vicenda “una provocazione” che ha infranto la supremazia russa. Giustificando la reazione di Mosca, il diplomatico russo ha evidenziato che le forze del suo Paese hanno sparato colpi di avviso all’equipaggio ucraino, prima di essere sequestrati. Poi, ha chiesto agli alleati occidentali di Kiev di “intervenire” e “dare una calmata” alle autorità ucraine, avvertendo del potenziale attraversamento di un “punto di non ritorno” tra Russia e l’emisfero Occidentale. “La politica di Kiev, condotta in coordinamento con Stati Uniti ed Unione Europea, tende a provocare un conflitto con la Russia” è scritto in una lettera del ministero degli Esteri russo, in cui si rammenta all’Ucraina delle “gravi conseguenze” di quelle che il Cremlino ribattezza provocazioni. La Russia, prosegue la nota, “bloccherà con fermezza ogni tentativo di intrusioni nella propria sovranità e sicurezza”. L’ambasciatrice della diplomazia russa Maria Zakharova al network televisivo Rossiya-24 ha comunicato che l’incaricato d’affari dell’Ucraina sarà richiamato presso ministero degli Esteri russo. “La ragione”, ha detto, è “l’azione aggressiva e provocatoria dell’Ucraina”. Zakharova ha inoltre commentato che non si sta parlando solamente di “inosservanza delle norme legali, ma è anche una operazione pianificata in modo approfondito e passi aggressivi”. “Per quanto abbiamo capito, questa provocazione e tutta una serie di azioni provocatorie sono state preparate in anticipo”, ha aggiunto.