BEPPE GRILLO ANNUNCIA TRAMITE IL BLOG LA RESTITUZIONE DEGLI 80 EURO, PUNTO CRUCIALE DEL GOVERNO RENZI. IL PREMIER RISPONDE: ‘TUTTO FALSO, SPAVENTA SOLO I CITTADINI’

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    “#BeppeBugiardo” è questo l’hashtag lanciato dal premier Renzi, in merito alla polemica sugli 80 euro che sta impazzando sui social e non.  Beppe Grillo ha scritto sul proprio blog che gli 80 euro tanto decantati dal governo Renzi, dovranno essere restituiti. Pronta la risposta del premier che ha fatto sentire la propria voce tramite un video di risposta. “Arriva la campagna elettorale e dal blog esce il Beppe bugiardo che non ti aspetti – afferma Renzi -. Beppe Grillo dice oggi dal blog una delle tante falsità: dice che noi abbiamo dato gli 80 euro per farcele restituire indietro. Abbiamo ricevuto delle mail di persone preoccupate.E’ veramente triste strumentalizzare e impaurire i cittadini con messaggi falsi”. Allora chi dovrà restituire i soldi? “E’ accaduto chechi ha guadagnato di più ed è andato oltre la soglia di reddito prevista di 25mila euro, deve restituire gli 80 euro – sottolinea il premier -. E’ ovvio che chi non sta nelle soglie previste per legge, deve restituire quei soldi perché non gli spettano. E’ un dato di fatto ma Beppe Grillo, lancia la polemica e lastrumentalizzazione a tre giorni dal voto, cercando di suscitare il panico. E’ una falsità ed è la dimostrazione una volta di più che in politica c’è chi governa e chi urla, chi fa le cose e chi si diverte a suscitare il panico. Beppe bugiardo, perché questo ormai è il suo hashtag – continua Renzi – non potendo contestare la realtà dei fatti visto che, i dati Istat, dicono che il Jobs Act funziona, e oggi abbiamo fatto ritirare i 3000 licenziamenti dell’Almaviva. Quindi Beppe bugiardo prova a inventarsene un’altra delle sue, a dire bugie, a lasciare le persone nel panico e nella preoccupazione. Un motivo in più per non credere alle bugie di chi utilizza la politica per fare paura agli italiani e non per offrire una speranza.Noi abbiamo i nostri limiti – conclude infine il presidente del Consiglio – e possiamo sempre fare meglio. Ma con noi le cose succedono, e gli 80 euro sono nelle tasche degli italianiche guadagnano poco perché sono un fatto di giustizia sociale”.

    D.T.