Bilancio, l’Italia verso un importante scontro con il resto d’Europa

    Il governo italiano ha spinto il paese verso una resa dei conti con l’Unione Europea dopo aver presentato il suo ultimo bilancio per la revisione. Il bilancio propone di aumentare sia il debito pubblico complessivo dell’Italia che il suo deficit nel breve periodo, spingendo il disavanzo al 2,4% del PIL nei prossimi anni. Ciò significa che l’Italia fallirà a causa di un livello di disavanzo massimo precedentemente imposto dello 0,8% del PIL. All’Italia è stato chiesto di modificare il proprio bilancio dalle autorità dell’Eurozona prima di inviarlo, ed è stato detto che le proposte rappresentano “deviazioni significative” dal suo mandato. Si è rifiutato di farlo, con il parlamento italiano che ha votato per approvare le proposte lunedì sera. “Questo bilancio mantiene le promesse del governo mantenendo in ordine i conti pubblici”, ha detto il primo ministro Giuseppe Conte in una conferenza stampa. “L’Italia è un membro fondatore della UE e un contributore netto”, ha aggiunto, secondo il servizio di notizie dell’ANSA. “Sulla base di questa posizione, andiamo a Bruxelles con un budget di cui siamo orgogliosi e che vogliamo discutere senza pregiudizi”. Il problema per l’Italia, tuttavia, è che Bruxelles ha il potere di rimandare il bilancio se non ritiene che l’Italia adempia ai suoi obblighi. Ciò creerebbe la scena per un serio scontro tra l’UE e l’Italia. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, uno dei due partner della coalizione nel governo italiano, ha detto lunedì sera che il governo progetta di portare avanti l’attuazione delle sue proposte di bilancio, indipendentemente da qualsiasi opposizione da parte di Bruxelles. “Se Bruxelles dice che non posso farlo, non mi interessa, lo farò comunque”, ha detto Salvini la scorsa settimana, riferendosi all’attuazione del bilancio. L’atteggiamento bellicoso di Salvini mette l’UE in una posizione difficile. Se arretra e lascia che gli italiani attuino un budget in violazione delle regole che ha stabilito, rischia una reazione negativa da parte di altri paesi della zona euro che hanno rispettato le regole di bilancio, spesso a loro detrimento. D’altra parte, se prende una posizione dura e tenta di costringere la coalizione populista a cambiare il suo bilancio, ciò potrebbe rischiare di alienare ulteriormente Salvini e il suo collega, Luigi Di Maio, il leader del Movimento a cinque stelle. Ciò a sua volta potrebbe riportare in primo piano la posizione aggressivamente euroscettica della coalizione, che è stata moderata al momento del suo decollo. La politica ufficiale è che i resti del governo restino nell’Unione europea, ma sia Salvini che Di Maio sono euroscettici dichiarati, e si crede che Salvini restituisca in privato un’uscita dalla moneta unica.