Bimbo dai politici per riavere le altalene al parco – di Daniele Russo

    Questa è la storia di un bambino che non vuole arrendersi. <<Gentile signor commissario, mi chiamo Nicola, ho sei anni e mezzo e sono il bambino che l’anno scorso aveva presentato una petizione al sindaco Orsoni per riavere le altalene tolte dal Giardino delle poste…>>.

    Il piccolo Nicola si è sempre domandato perché ci mettessero tanto per un intervento. Siamo a Venezia e da quando era molto piccolo, sente sua madre parlare di quel parco giochi, smantellato nel 2010 per motivi di sicurezza.

    C’era stata una promessa, quella di rimettere tutto a posto. E invece niente.

    Dopo l’ennesima raccolta firme, il piccolo Nicola, ne ha parlato con il nonno lo scorso anno:<<E se ci andassi io a consegnarle in Comune?>>. Ma Orsoni non c’era, così si palesarono più consiglieri:<<Faremo il possibile>>. Nessun risultato.

    Così, quando Orsoni andò a Campalto per un incontro pubblico, trovò Nicola, in prima fila e con la sua petizione fra le mani. La consegnò e tornò a casa con una solenne promessa, quella che avrebbe riavuto le sue altalene.

    Eppure la primavera è tornata, e il posto delle altalene è sempre vuoto.

    Intanto Orsoni si è dimesso, al suo posto il commissario straordinario Vittorio Zappalorto. Nicola gli ha spedito una lettera:<<La primavera è cominciata e anche quest’anno il giardino dove andavamo a giocare è un piccolo deserto>>.

    Così il commissario l’ha incontrato insieme al direttore generale. Chissà se questa sarà finalmente la volta buona per il piccolo Nicola.

    I sentimenti e le parole dei bambini forse possono aprire un sentiero nel cuore di un uomo.