Home POLITICA ECONOMIA Bonus 600 euro INPS: domande respinte e riesaminate: ecco i rispescati

Bonus 600 euro INPS: domande respinte e riesaminate: ecco i rispescati

.Il Bonus 600 euro Inps ha accontentato diversi professionisti rimasti in difficoltà durante il lockdown, ma ha anche deluso altrettante persone che si sono viste respingere la domanda.

Ora, l’ente previdenziale ha comunicato di aver risaminato circa 42.000 domande per il bonus da 600 euro legato all’emergenza COVID-19, per il mese di marzo 2020.

Fra le domande oggetto di riesamina, ce ne sono circa 19.000 di assegno ordinario di invalidità e le altre 23.000 per i lavoratori stagionali, la cui qualifica doveva essere rilevata mediante comunicazioni obbligatorie. L’INPS ha comunicato che per queste categorie è stato disposto il pagamento del bonus di 600 euro per marzo 2020 e aprile 2020.

Bonus 600 euro, domanda respinta: come fare ricorso, scopri se la domanda riesaminata. Bonus lavoratori spettacolo, come funziona per aprile e maggio

Le persone che hanno diritto al bonus da 600 euro sono molte di più dopo l’approvazione del Decreto Rilancio. In base a quanto disposto dal nuovo decerto, i soggetti titolari di assegno ordinario di invalidità possono presentare la richiesta per le indennità COVID-19 entro il prossimo 8 giugno.

Una volta accettata, si ottiene il pagamento del bonus per il mese di marzo e un bonus dello stesso valore per il mese di aprile. Anche chi percepisce il Reddito di Cittadinanza deve osservare lo stesso limite e potranno beneficiare dell’integrazione del reddito fino a 600 euro. In questo caso, il percettore del Rdc non riceve l’indennità covid ma solo l’integrazione del reddito di cittadinanza.

Inoltre, con il Decreto Rilancio anche i lavoratori dello spettacolo possono ricevere un bonus COVID-19 di 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020.

I lavoratori dello spettacolo si dividono in due gruppi:

– soggetti con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 e reddito non superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori, se hanno presentato già la richiesta per il mese di marzo, non devono ripresentarla;

– soggetti con almeno sette contributi giornalieri versati nel 2019, e reddito non superiore a 35.000 euro. Questi lavoratori devono invece compilare le domande online.