BORSA – COME DA PREVISIONI AVVIO IN FORTE CALO PER MILANO CHE POI RECUPERA, MENTRE LE BORSE EUROPEE TENGONO. CALO DELL’UERO DELL’1% E SPREAD IN RISALITA

    C_2_articolo_3038034_upiImagepp.jpg (597×336)

    Come era prevedibile, stamane l’avvio di Piazza Affari ha ovviamente subito gli esiti del referendum anche se, in proporzione, meno ‘accentati’ rispetto agli effetti seguiti alla Brexit. Intanto, dopo la vittoria del fronte del No con il 60% delle preferenze, e con l’annuncio delle dimissioni da parte di Matteo Renzi che si è assunto la responsabilità della sconfitta, come prima conseguenza l’euro è calato dell’1%, al suo livello più basso da oltre un anno. Entrando nello specifico, in apertura il Ftse Mib ha ceduto il 2% a 16.737 punti, mentre l’All Share ha perso l’1,87% a 18.284. E il differenziale fra Btp italiani e omologhi Bund tedeschi, dopo aver aperto a 160,80 punti, è salito rapidamente a 173,80 punti. Con il passare delle ore, la Borsa di Milano ha tuttavia recuperato (-0,8%) a dieci minuti dall’avvio, per ampliare di nuovo la perdita di oltre un punto percentuale a 20 minuti dall’inizio degli scambi. In particolare, il Ftse Mib cede alle 9.21 l’1,25% a 16.875 punti e l’All Share cede l’1,14% a 18.412. E a un’ora dall’avvio delle negoziazioni, il Ftse Mib cresce dell’1,41% a 17.327 punti, mentre l’All Share segna +1,36% a 18.886. Sempre negativa Unicredit ma lima decisamente le perdite (-1,25%). In rialzo Mps (+0,51%). Maglia rosa a Saipem che guadagna il 5,3%, seguita da Leonardo +4,28%, Fca +3,61%, Bper +3,84%. Snobbano il risultato, a dispetto dei futures di questa mattina, le altre piazze del Vecchio Continente che viaggiano positive: Francoforte +1,12%, Amsterdam +0,82%, Bruxelles +0,44%, Parigi +0,48%, Lisbona +0,18%, Londra +0,19%, Zurigo +0,79% e Madrid -0,26%. Si attende ora l’appuntamento di giovedì 8 dicembre della Bce che si riunisce per decidere anche circa l’estensione del programma di acquisto di asset oltre il mese di marzo. Intanto Tokyo ha chiuso in calo dello 0,82%.