Brasile, per i poliziotti il permesso di innamorarsi

    A seguito di numerose critiche al sessismo e alla discriminazione, le forze di polizia brasiliane dello stato di Paraná hanno cambiato il criterio di “mascolinità” richiesto ai candidati della competizione per i cadetti della polizia militare. Il criterio è ora ufficialmente noto come il “criterio di resistenza”.

    Tra i 72 criteri richiesti per il profilo psicologico dei potenziali cadetti (che possono essere sia maschi che femmine, a condizione che abbiano meno di 30 anni), quello di “mascolinità” ha dato luogo a numerose proteste. Secondo il concetto di mascolinità presentato nel documento, il candidato deve avere “una capacità di non lasciarsi impressionare da scene violente, di sopportare la volgarità, di non essere facilmente spostato, né di mostrare interesse per le storie romantiche e d’amore”.

    In una prima nota, la polizia brasiliana ha cercato di difendersi, suggerendo un’interpretazione errata del concetto e spiegando che i criteri applicati sono approvati dal Consiglio federale di psicologia. “Uno dei test – si legge nella nota – approvato dal PCP, utilizzato nel processo di selezione per l’ingresso in PMPR, presenta l’espressione” virilità “, che ha portato a interpretazioni errate da parte di alcuni settori dell’azienda, che hanno frainteso, ritenendo che fosse discriminante “.

    Nella seconda nota, pubblicata lunedì sera, è stato annunciato un adattamento del termine “virilità”, ora cambiato in “resistenza”, e dell’eliminazione della clausola relativa alle storie d’amore. È stato anche sottolineato che “la polizia non ha mai adottato atteggiamenti sessisti o discriminatori”.

    C’è stata anche una polemica sui riferimenti alla depressione di un altro criterio, che distingue tra “depressione I” e “depressione II”. Entrambi sono basati su “modelli di interpretazione che gli individui applicano agli eventi nel corso della loro vita”.