Brexit ultimo mayday per la May

    Brexit ultimo mayday per la May in Inghilterra. E’ in tema Brexit l’ultima chance di Theresa May per centrare il miracolo politico. La May ha meno di tre settimane per cercare il miracolo Brexit. La premier britannica non senza un po’ di sorpresa e personale stupore, è riuscita a ottenere una piccola estensione senza condizioni sulla Brexit in queste ore. Infatti, ora, se il suo accordo sulla Brexit dovesse essere approvato dal Parlamento britannico entro il 12 aprile, ci sarà tempo fino al 22 maggio per far passare tutta la legislazione relativa al nuovo corso. E’ il suo mayday e la May non vorrebbe mai lasciarselo scappare.

    Brexit ultimo mayday per la May. Se passa l’approvazione, tempo fino al 22 Maggio per la querelle Brexit

    Dunque chi ha vinto questa battaglia, l’ultima sulla Brexit in un gioco pericoloso di equilibri, squilibri e tradimenti politici?  Theresa May o Donald Tusk con i 27 Paesi Ue? Sulla Brexit la premier britannica può in verità respirare almeno un po’ dal momento che il baratro del 29 marzo – oltre il quale, senza un accordo, ci sarebbe stata l’uscita dall’Ue detta “No Deal” – è allontanato anche se solo di qualche giorno. Anche se la May non nutriva, forse, troppe speranze e lei stessa a alcuni è parsa stupita, in realtà moltissimi analisti politici e finanziari davano questa exit strategy dalla Brexit come molto plausibile. Ma ora che il mayday è stato lanciato e la May ci si aggrappa con tutte le forze, cosa accadrà?
    Il presidente del Consiglio europeo Tusk e anche altri leader come il presidente francese Emmanuel Macron alla vigilia avevano annunciato che un rinvio della Brexit sarebbe stato possibile solo se May avesse garantito di poter far accettare, entro la prossima settimana l’accordo firmato dalla premier e dall’Ue lo scorso novembre. Ma in realtà la premier britannica, a sorpresa, è riuscita a ottenere una nuova estensione e senza condizioni: quindi adesso se il suo accordo sulla Brexit dovesse essere avallato dal Parlamento britannico entro il 12 aprile, il governo londinese avrà tempo fino al 22 maggio per far accettare tutta la legislazione relativa al new deal politico, economico e finanziario. Se invece fallisse, allora al Regno Unito occorrerà riaprire i negoziati e magari premere pe un nuovo rinvio con l’Ue per allontanare lo spauracchio del No Deal: ma non si potrà evitare, in quel contesto, una lunga estensione il che vorrebbe dire coinvolgere la Brexit nel novero delle elezioni europee previste a maggio ma, ancor più cruciale per gli inglesi, le probabili dimissioni della May e elezioni anticipate e, forse, un secondo referendum. E a quel punto cosa sceglierà il popolo britannico?