CALCIO – ‘UN’IPOTESI IRRISPETTOSA, ORMAI TUTTO PUÒ ESSERE SCHIACCIATO PER GLI INTERESSI TELEVISIVI O PUBBLICITARI’, MONSIGNOR RASPANTI SUL POSTICIPO A PASQUA

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    “Non vogliamo esprimere nessuna protesta né fare battaglie ideologiche, ma si tratta davvero di una decisione che ci rincrescerebbe, e lo dico da persona che ama il calcio; simpatizzo per le squadre siciliane del Palermo e del Catania, ma quando vivevo nella Capitale andavo spesso a seguire le partite della Roma allo stadio Olimpico. Tra l’altro, sarebbe tecnicamente possibile giocare il lunedì di Pasquetta e allora perché forzare i tempi e giocare proprio nella domenica di Pasqua? Inoltre, si rinviano tante partite che poi vengono recuperate a causa di maltempo o di eventi particolari: perché allora non farlo anche in questa occasione, anziché creare un precedente?”. Monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della commissione Cei per la cultura e lo sport, affida la sua “amarezza” all’agenzia di stampa AdnKronos, commentando la ventilata ‘eventualità’, rispetto alla giornata di campionato che si disputa sabato 15 aprile, di far svolgere nella domenica di Pasqua il posticipo serale Roma-Atalanta, nell’eventualità che i giallorossi si qualifichino per i quarti di finale dell’Europa League eliminando domani i francesi dell’Olympique Lione. Secondo Monsignor Antonino Raspanti “la verità è che non c’è più rispetto dei tempi. Nella nostra vita abbiamo in realtà pochissimi margini di scelta, uno di questi è la scelta di come impostare il tempo e invece si va avanti come un caterpillar piallando il senso del tempo: non c’è più nulla che abbia importanza, tutto può essere schiacciato per gli interessi televisivi o pubblicitari e dunque anche la Pasqua cristiana e il rispetto delle tradizioni religiose. Si è persa ogni sensibilità e la scusa della laicità è soltanto una foglia di fico”.

    M.