CANNES FA IL TRIS DI ITALIANI: MORETTI, SORRENTINO E GARRONE IN CONCORSO AL FESTIVAL di Ilaria Grimaldi

    cinema italiani

    Tris di film italiani a Cannes. Con una decisione senza precedenti negli ultimi anni, il Festival cinematografico più importante del mondo (in programma dal 13 al 24 maggio) ha invitato in concorso “Mia madre” di Nanni Moretti, “Youth – la giovinezza” di Paolo Sorrentino e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. I tre registi sono stati tutti già premiati a Cannes (Moretti nel 2001 ha avuto la Palma d’oro per “La stanza del figlio”) e hanno affidato la loro emozione a un comunicato congiunto: «Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza al festival possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali». Sia “Youth” sia “Il racconto dei racconti” sono girati in inglese e interpretati da star internazionali: Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz figurano nel primo e Salma Hayek e Vincent Cassel nel secondo. «L’inglese è ormai l’esperanto del cinema», ha spiegato il direttore del Festival Thierry Frémaux, che ha anche aggiunto: “Senza Moretti, Cannes non sarebbe Cannes”.I magnifici tre italiani dovranno vedersela, nella corsa alla Palma d’oro, con i quattro film francesi (“Deephan” di Audiard, “Mon roi” di Maiwenn, “La loi du marché” di Brizé, “Marguerite e Julien” di Donzelli), con “The sea of trees” di Gus Van Sant, “Carol” di Tedd Haynes, “Note petite soeur” di Kore-eda, “The assassin” di Hou Hsiao Hsien, “Mountains may de part” di Ja Zhang-Ke, “The Lobster di Lanthimos, “Machbeth” di Kurzel, “le fils de Saul” di Nemes, “Louder than bonbs” di Trier, “Sicario” di Villeneuve. Il resto della competizione verrà annunciato nei prossimi giorni. E c’è un regista italoamericano al Certain Regard: è Roberto Minervini con “The other Side”.