Caos, bagarre e bordate al governo

    Botta e risposta tra i leader della maggioranza. Flat tax e non solo: la tensione al governo sale tra Salvini e Di Maio toccando nuovi picchi tra vere bordate.  Mentre Salvini aumenta il proprio forcing in tema flat tax, dall’altra parte del governo arriva lo stop del movimento. La scena si elettrizzata, le stoccate non mancano e da Verona il leader leghista fa esplodere l’ultima clamorosa ‘bomba’ chiamando in causa direttamente il collega e partner di governo Di Maio accusando i cinque stelle. “Hanno avuto il reddito, ora rispetto sulla Flat tax: subito nel Def“. E il numero uno del M5s non si fa parlare dietro e replica da par suo: “Non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano” 

    Bagarre e bordate al governo. Salvini e Di Maio si sfidano e litigano apertamente: sempre più ampie le discordie tra i due 

    Dunque è sempre più alta la tensione e sempre maggiori le distanze in seno al governo tra Salvini e Di Maio per quanto concerne una convergenza di vedute che appare quantomeno distante, al momento. Nell’ambito della propria apparizione nella kermesse del Vinitaly, Salvini è tornato a parlare di flat tax accusando i grillini. “La Flat tax è una nostra priorità ed è nel programma di Governo. Non serve a Salvini- ma agli italiani.”, dice il ministro dell’interno Matteo Salvini.  “Ci stiamo lavorando seriamente da mesi. Abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi. E come noi rispettiamo e approviamo quello che c’è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo pretendiamo dagli altri”.  Dall’altra sponda di governo non è tardata la necessità di opporre resistenza e replicare. “Certo, noi siamo leali al contratto la Flat tax è nel contratto. Non abbiamo mai detto di non volerla, bensì abbiamo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. D’altronde è stata la Lega a dire che costa 12 miliardi. Ribadiamo: noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega“.