Carburare una Generic Trigger 50

    generic trigger
    Ciao Pier, ho un Generic Trigger SM 50, modello del 2009, Euro 2.

    Attualmente il mio motorino e’ completamene originale (ho tolto i fermi). Le uniche cose che ho sostituito sono il silenziatore originale sotto il codino con un BigOne  laterale sulla destra e il carburatore: un Dell’Orto PHBG 19. Attualmente monta getto max 105, min 50, polverizzatore 262 AN. Cosa devo cambiare per avere, in linea di massima, una carburazione ottimale sul mio Generic, visto che cosi com’è mi sembra abbastanza grassa?  
    Roberto, Reggio Emilia
     
    Mettere a punto la carburazione di una moto è una delle operazioni più complesse, in quanto occorre una grande sensibilità. E’ comunque più facile carburare alla perfezione un motore dotato di cambio di velocità piuttosto che uno con trasmissione automatica tipo scooter: su questi ultimi propulsori, infatti, spesso capita di dover capire se il problema deriva da una carburazione non perfettamente in ordine o da una non corretta messa a punto della trasmissione automatica…
    Detto questo, la prima cosa da fare è imparare a leggere la candela.
    Dopo una tirata in quinta/sesta marcia ci si deve fermare immediatamente, senza far scendere di giri il motore per troppo tempo, e smontare la candela. Gli elettrodi dovranno avere un colore nocciola, che testimonia una carburazione agli alti regimi ottimale. Se gli elettrodi fossero neri, la carburazione agli alti regimi è grassa, se invece tendono al bianco, la carburazione è magra. Con una carburazione magra agli alti regimi il rischio è quello di danneggiare il motore, in quanto si surriscaldano cilindro e pistone con conseguenti grippaggi o fori del cielo del pistone stesso. Una carburazione leggermente grassa, invece, servirà a far durare di più il motore e a garantire il massimo della potenza. Molti sono convinti che una carburazione molto “tirata”, ai limiti del magro, sia quella che garantisce le prestazioni più elevate: non è assolutamente vero! La potenza massima più elevata si ottiene sempre con una carburazione leggermente più grassa.
    Agli alti regimi, ovvero a gas completamente aperto, responsabile di tutto è il getto massimo. Non effettuare modifiche oltre i 3 punti quando smagrisci, soprattutto se non hai molte esperienza…
    Gli intermedi si ottimizzano lavorando sull’altezza e tipo di spillo conico, sulla valvola gas e sul polverizzatore, mentre ai bassi regimi si lavora soprattutto con la vite aria minimo (che influenza la carburazione fino a circa il 20% di apertura dell’acceleratore), getto minimo e con l’accoppiata spillo conico/polverizzatore.
    Il consiglio è di partire, nel tuo caso, con la taratura di base e fare un’accurata lettura della candela dopo una tirata in sesta. Quando avrai ottimizzato il getto massimo, e sarai sicuro di non fare danni al motore (i motori si rompono con le marce alte, quinta e sesta a pieno regime…), inizia a spostare di una tacca in alto (ingrassando) e in basso (smagrendo) lo spillo conico: in questo modo imparerai come reagisce il motore alle regolazioni e di ciò di cui ha realmente bisogno.
    Uno dei migliori modi per capire il motore è di utilizzare un filtro con prese aria che possano essere parzializzate: se chiudi, ad esempio, un tubetto di aspirazione su 4 e il motore va meglio a un certo regime, vuol dire che in quel determinato transitorio è troppo magro e dovrai ingrassare la carburazione. Viceversa, se chiudendo uno dei tubi il motore va peggio, la carburazione in quel transitorio (ad esempio bassi regimi) è troppo grassa e andrà smagrito.
    Un filtro aria tipo minimoto, per imparare i rudimenti della carburazione e a sentire il motore, è a mio modo di vedere una delle migliori soluzioni.