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    Casa Italia a Tokyo hub da record, tra ricavi e boom di ascolti sui social

    “Casa Italia è stato quello straordinario hub che ci ha permesso di lavorare, fare progettualità, relazioni, di gioire, di soffrire e sentirci orgogliosi di essere italiani. Quel mix tra Italia e Giappone che abbiamo comunque avvertito qua, è partito in maniera timida, ma è cresciuto a livello di relazioni con il Giappone stesso, con persone delle Istituzioni. ma anche legate all’arte, al design e all’architettura che volevano scoprire meglio il nostro Paese”. Sono le parole con cui Diego Nepi Molineris, direttore marketing del Coni e responsabile del progetto Casa Italia, all’Adnkronos.
     

    Emergono ricavi per 16.311 milioni di euro per il 2021, con una crescita del 9% rispetto alle Olimpiadi di Rio 2016 e con il margine operativo lordo che sale del 49% rispetto a Rio 2016 e si attesta a 3,5 milioni di euro. “La pianificazione di ogni progetto Casa Italia è all’interno di un grande progetto di marketing che fa capo a Italia Team. ‘Stupor mundi’ era la nostra campagna, volevamo stupire il mondo e ci siamo riusciti e Casa Italia era per noi il concetto della meraviglia. La pianificazione è sempre legata alla qualificazione degli atleti e siamo partiti con un numero di squadra molto importante, abbiamo cercato di gestire ogni aspetto, da quello economico, che era uno dei principali in termini di valore e di prodotto, generando più di 16 milioni di ricavi, fino all’attenzione legata alla marginalità stessa dell’operazione a livello economico che si chiude con 3,5 milioni di utile”, ha spiegato Nepi.  

    “Siamo riusciti ad aumentare il nostro ‘earned media’ arrivando a ridare un investimento su Italia Team di 457 milioni. Facendo crescere in maniera esponenziale tutti i nostri canali social, Instagram, facebook, twitter”. I dati sono esponenziali con una crescita della fanbase di +340 milioni, 488% di incremento rispetto a Rio 2016. Numero uno per crescita di fan su Facebook e Instagram, superiori a Stati Uniti e Australia e terzi su twitter dietro a Usa e Gran Bretagna. Uno share sul totale utenti italiani attivi sui social del 56%, un engagement di 28 milioni contro i 5,3 di Rio. Numeri uno al mondo per interazioni per 1000 fan su tre canali. Nei giorni di Tokyo più di 23 milioni di utenti social hanno visualizzato le storie degli atleti azzurri.  

    Risultati che – insieme ai numeri della produzione (oltre 3.000 contenuti per tutte le piattaforme social e digitali, un totale di 45.000 ore) – spiegano lo slogan. E’ stata per 3 settimane non soltanto la casa dei giornalisti inviati, ma sede di riunioni per il Coni e sala stampa multifunzionale dove ogni sera sono stati ospitati gli atleti reduci dalle prestazioni più notevoli della giornata. Conferenze stampa, momenti indimenticabili di esultanza, come per gli ori di Tamberi e Jacobs, addirittura l’eccezione di una festa di compleanno, come quella per Federica Pellegrini.  

    Con uno staff di prim’ordine da Massimiliano Zucco, che si è occupato di tutto il settore servizi, food e beverage di Casa Italia; Luca Galliano (progettazione di Casa Italia), Lorenzo Pedicelli (marketing), Benedetta Stermieri (project manager) e Ludovica Mercuri, capo delle attività social di Italia Team. 

    “Dal punto di vista della pianificazione è partito come ce lo immaginavamo, sono nate delle difficoltà ma abbiamo tenuto molto forte nei momenti difficili, come la mancanza di una medaglia d’oro che sembrava quasi mettere in discussione un argento e un bronzo, e Casa Italia a qual punto è come se si fosse stretta intorno a questo concetto, facendo squadra, è uno degli aspetti essenziali per arrivare al concetto di vittoria. Poi succede che nello sport avviene qualcosa di meraviglioso, unico e magico, in quei 13 minuti sono successe tante di quelle cose che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di poter vivere nella propria vita e poi ribadirlo con tantissime altre prestazioni meravigliose come la 4×100 e per chiudere con la meraviglia del bronzo delle farfalle. Tutte sono state ogni giorno un contenuto importante che hanno completato questo grande lavoro. Gli atleti hanno seguito il nostro progetto e come marketing e Coni abbiamo raggiunto il massimo a livello di valorizzazione, reputazione, credibilità del marchio Italia”, ha aggiunto Nepi che racconta anche l’incredulità di tanti colleghi.  

    “Quando avevamo scommesso sul progetto vedevo facce dei colleghi di altre nazioni increduli che avessimo comunque portato avanti il nostro progetto contro ogni tipo di situazione. Oggi sono tutti ad applaudire questo progetto unico che si concretizza in una storia del nostro paese che ha sempre accompagnato le Olimpiadi da più di 20 anni, che è Casa Italia”.  

    Da dopo la chiusura, sarà già tempo di progetti: “fra 7 mesi c’è Pechino, le Olimpiadi invernali -ha proseguito il direttore marketing del Coni- ma nella testa c’è già Parigi 2024. A settembre riapriranno le società sportive che riaccoglieranno tanti bambini con un incremento stimato del 35-40% in più, che dovremo accompagnare con entusiasmo perché c’è bisogno di sport, di valore, di condivisione, di credere. Quello che esce da queste olimpiadi è che se credi in te stesso riesci a ottenere dei risultati incredibili”. 

    “Poi ci sono tantissimi eventi in Italia, dal grand Slam di beach volley a settembre-ottobre, alle Atp Finals a novembre e prima la Next Gen, il Sei Nazioni di rugby, gli Internazionali di tennis, l’equitazione, gli Europei di nuoto nel 2022 al Foro Italico. E’ una macchina straordinaria che non si deve fermare e deve riuscire a portare avanti un percorso che deve ricadere sulla base, sulle fondamenta della nostra filiera sportiva e per tutto il nostro indotto”, ha concluso Nepi.