Case popolari ai rom, il Campidoglio: “La circolare che le vieta è sbagliata”

    Case popolari ai rom, il Campidoglio: “La circolare che le vieta è sbagliata”
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    Stop alla circolare che impedisce l’accesso dei cittadini rom alle case popolari di Roma. Lo ha dichiarato apertamente l’assessore alle politiche abitative della Capitale, Daniele Ozzimo, davanti alla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, confermando l’apertura promessa mesi fa dal sindaco Marino. “Non è una circolare ma una nota che lascia il tempo che trova. Una nota dai contenuti sbagliati. Ciò perchè non spetta a un dirigente decidere i criteri di assegnazione degli alloggi”. Ma facciamo un passo indietro. IL BANDO DI ALEMANNO – L’ultimo bando di concorso per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica è stato emanato dalla giunta Alemanno, con Determinazione Dirigenziale del 31/12/2012. Poche ore dalla diffusione del tanto atteso modulo, che non compariva dal 2009, e scoppia la bagarre.  APERTURA ANCHE AI ROM? – Nella categoria più alta rientrano anche quei nuclei familiari, italiani e stranieri, che dimorino “in strutture procurate a titolo provvisorio, da organi, enti e associazioni di volontariato riconosciute ed autorizzate preposti all’assistenza pubblica, con permanenza continuativa nei predetti ricoveri da almeno un anno”. Descrizione che sembra combaciare perfettamente con i campi, come fece notare a suo tempo l’Associazione 21 Luglio.  LA CIRCOLARE: “I CAMPI NON SONO PROVVISORI” – Alemanno garantiva una casa anche ai rom smentendo così le posizioni contrarie sostenute in precedenza? No, la precisazione da palazzo Senatorio arriva rapidissima. “I campi nomadi non possono essere equiparati alla situazione descritta nella Categoria A1 in quanto da considerarsi strutture permanenti”. Questa la famosa circolare del Dipartimento Politiche Abitative che cambiò rapidamente le carte in tavole. E che le realtà che lavorano per i diritti dei rom combattono da tempo.  PASSO INDIETRO DELLA GIUNTA MARINO – Le parole di Ozzimo dunque vengono accolte con estrema soddisfazione. “La circolare in questione – commenta l’associazione 21 Luglio – come già avevamo denunciato insieme ad Amnesty International e al Centro Europeo per i Diritti dei Rom il 5 marzo 2013 in una lettera congiunta indirizzata alle autorità, sembrava voler nascondere l’intenzione discriminatoria di scoraggiare le famiglie rom dal presentare regolare domanda di assegnazione alle case”. 

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