CASO CUCCHI – ASSOLTI ANCHE I 5 MEDICI DEL ‘PERTINI’, SECONDO I GIUDICI: CI FURONO OMISSIONI MA IL GIOVANE GEOMETRA NON SI SAREBBE COMUNQUE SALVATO

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    Dopo i cinque carabinieri accusati per le dinamiche a cui seguì la morte di Stefano Cucchi dopo l’arresto, ora l’assoluzione raggiunge anche i 5 medici dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, che si preoccuparono dello stato di salute del geometra 31enne. “Appare logicamente poco probabile cheStefano Cucchisi sarebbe salvato se i sanitari avessero posto in essere la condotta omessa”, nello specifico, la diagnosi e terapia della sindrome di inanizione. Questo un passaggio delle motivazioni di cui consta la sentenza di assoluzione. Dunque, si legge ancora, “La sentenza della III Corte di assise di Roma deve essere riformata, dovendo gli imputati essere assolti dal reato di omicidio colposo ai danni di Stefano Cucchi perché il fatto non sussiste non essendo stato dimostrato che se i predetti avessero posto in essere la condotta omessa (diagnosi e terapia della sindrome di inanizione) allorquando la sintomatologia era indicativa della malattia (19 ottobre 2009) da cui il paziente era affetto, avrebbero potuto, alla stregua di un giudizio di elevata probabilità logica, salvare la vita del paziente o ridurre la lesività della malattia”. In poche parole, secondo gli esiti delle ulteriori perizie condotte dal collegio peritale, il giovane sarebbe morto ugualmente, malgrado non siano state adottate le specifiche prestazione richieste dal caso…

    M.