Cento giornalisti per la ’prima’ di Berlusconi ai servizi sociali

    Arrivo alle 9:30, completo e t-shirt blu, unico tocco di colore la spilla di Forza Italia. Silvio Berlusconi ha varcato per la prima volta ieri il portone della residenza per anziani San Pietro all’interno dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove trascorrera’ quattro ore alla settimana per dieci mesi e mezzo nell’ambito dell’affidamento in prova ai servizi sociali dopo la condanna Mediaset. L’ex premier e’ stato accolto al suo arrivo dal direttore delle residenze sanitarie assistenziali, Michele Restelli, che lo ha accompagnato anche all’uscita dalla struttura, alle 13:45. All’interno dell’area della Sacra Famiglia nessuna dichiarazione ai giornalisti che pure erano in tanti – circa un centinaio, con dirette tv anche dall’estero – ad aspettarlo. Sono state quattro ore e mezzo “intensissime” in cui ho fatto “tante battute” e mi sono messo “a disposizione” della struttura, ha poi raccontato Berlusconi, intervistato nel pomeriggio da TeleLombardia. Anche se, ha riconosciuto, “credo di essere stato di disturbo per loro, spero di recuperare la prossima volta”. “Non so se vorranno usufruire della mia esperienza – ha continuato -. Staro’ insieme agli operatori di base e agli infermieri per vedere di intrattenere queste persone: diversi, almeno tre, mi hanno chiesto di raccontare la mia storia”. “Ho parlato tanto di Milan”, ha sostenuto, promettendo che la prossima volta portera’ in regalo orologi del club e – apparente frecciata all’allenatore rossonero – dicendo di aver incontrato a Cesano Boscone “tante persone che potrebbero tenere in mano lo spogliatoio” della squadra. A Cesano, “la cosa che mi ha colpito di piu’ e’ stata la dedizione delle persone che sono a contatto con questi malati”, ha spiegato, elogiando la responsabile della residenza San Pietro, Giuliana Mura, che lo ha accompagnato in visita ai vari reparti della struttura, insieme all’educatrice che sara’ il suo “punto di riferimento”, Maria Giovanna Sambiase.  Nelle quattro ore trascorse all’interno nella palazzina che ospita la residenza San Pietro – oltre tremila metri quadrati e un giardino con percorsi anti-urto e piante che non hanno effetti tossici in caso di ingestione – Berlusconi ha infatti iniziato il suo inserimento e la prima fase non operativa ma di introduzione e conoscenza della struttura e delle attivita’. Come tutti i volontari che svolgono attivita’ nella struttura (perche’ le funzioni che l’ex Cavaliere esercitera’ saranno del tutto simili a quelle dei volontari, e’ stato piu’ volte spiegato dai responsabili), l’ex Cavaliere soprattutto in questa fase iniziale e’ seguito da Sambiase, ovvero l’educatrice che gli e’ stata assegnata. Gradualmente, e’ stato spiegato dai responsabili della Sacra Famiglia, Berlusconi sara’ inserito nel nucleo 1 della residenza San Pietro, dove sono attualmente ricoverati 20 malati di Alzheimer con ridotta autonomia fisica, avanzata perdita delle facolta’ cognitive e disturbi del comportamento tali da renderne impossibile la gestione a domicilio. Nella prima fase, iniziata oggi, difficilmente potranno essergli affidati compiti operativi. E anche la prossima volta, gia’ fissata per venerdi’ prossimo, dovrebbe coincidere ancora con la fase di illustrazione e comprensione del progetto. Tra i familiari, intercettati all’uscita del San Pietro, pochi hanno voluto fermarsi a parlare. Alcuni hanno raccontato del tour di Berlusconi con la dottoressa Mura. Altri hanno ammesso che pochi, tra gli ospiti, lo hanno riconosciuto per gli evidenti problemi cognitivi. Tra quelli che l’hanno riconosciuto non tutti – ha raccontato un parente – hanno gradito la visita. Per quanto riguarda, invece, la comunicazione ai media, Berlusconi e’ stato chiaro. Arrivando e uscendo dal San Pietro si e’ limitato a un cenno di saluto a giornalisti e fotografi. E a una sostenitrice che e’ riuscita a fermarlo, mentre usciva in auto dalla sede della Sacra Famiglia, ha detto chiaramente: “Mi chiedono di non fare alcuna dichiarazione”. E, infatti, cosi’ reciterebbero gli accordi presi con la responsabile dell’Ufficio di esecuzione penale esterna, Severina Panarello, che lo ha assegnato alla struttura di Cesano Boscone. Lasciata Cesano, poi, il presidente di Forza Italia, sempre a TeleLombardia, si e’ nuovamente lamentato delle limitazioni imposte dalla pena inflittagli per frode fiscale. “Non mi sento bene nell’affrontare questa situazione che mi ha limitato molto, non sono solo le quattro ore ma ci sono tutta un’altra serie di limitazioni”, ha detto, ribadendo che si tratta di una “sentenza politica” contro la quale fara’ richiesta di revisione a Brescia. Infine, si e’ detto stupito del faro dei media sul suo servizio a Cesano: “Mi sembra esagerata tutta questa attenzione, per una cosa normale che rientra nelle cose che gia’ si conoscono”.