Cinque stelle e Lega contro il sindaco Anti-cattiveria

    Il suo provvedimento anti-cattiveria ha risuonato lungo tutta la penisola e ha ottenuto acclamazioni anche fuori Italia. Ma ora sono alcuni tweet non benevoli del sindaco di Luzzara Andrea Costa, che ha diramato l’ordinanza anti-cattiveria, a diventare bersaglio politico, con il M5S e poi anche il vicepremier Matteo Salvini che giudicano il primo cittadino del Pd del piccolo centro del reggiano incoerente. Costa quindi afferma e ribatte, dichiarandosi di essersi ’autopunito’ e di aver formulato il provvedimento anti-cattiveria proprio per arrestare l’inquinato sentimento generale, che stava colpendo anche lui. Il sindaco, segretario provinciale dem, nell’ordinanza abolisce l’odio egli insulti e ogni altra forma manifesta di rabbia o rancore, nelle piazze e sul web. Ma il 23 dicembre era stato lui stesso a ribattezzare su Twitter “pericolosi pagliacci” il premier Conte e i ministri Di Maio e Salvini, definito un “coglione pericoloso” in un tweet del giorno di Santo Stefano. E così la frongia dei consiglieri comunali 5 Stelle di Reggio Emilia lo ha accusato di aver trasgredito le norme da lui stesso diramate. Il sindaco, hanno trascritto, “è pregato di applicare su se stesso l’ordinanza. Con il massimo della sanzione, visto che ne è l’estensore e ideatore come ha raccontato ai media locali. Poi lasci la politica”. Era stato più duro Gianluca Vinci, onorevole e segretario della Lega Emilia: “Leggete e fatevi due risate! Ma nel Pd reggiano che problemi hanno?”. Ed è lo stesso vicepremier Salvini, qualche giorno più tardi, a commentare direttamente l’accaduto: “Un sindaco del Pd emette un’ordinanza per ’punire’ la ’violenza verbale, il rancore, la rabbia” (e già qui…), nel frattempo mi dà pubblicamente del “pagliaccio che punta all’infermità mentale” e del “coglione”. Ma secondo voi questi cos’hanno nel cervello? E, soprattutto, quanto volontariato dovrà fare questo poveretto in base alla sua stessa ordinanza?” ha detto il leader del Carroccio.