Home POLITICA Coalizione: per Conte ha un futuro, Di Maio: non è un’alternativa

Coalizione: per Conte ha un futuro, Di Maio: non è un’alternativa

“Lavorando insieme, lavorando in squadra, lavoreremo sempre meglio, ci affiateremo sempre di più, che è fondamentale. Questa è una coalizione che ha un futuro“. Non ha dubbi in merito Giuseppe Conte, sul palco umbro di Narni, dove (come riporta in alcuni passaggi l’agenzia di notizia Ansa), ha avuto luogo la chiusura delle regionali, salutata con la ‘coalizione’, schierata in pompa magna: M5S, Pd e Leu. Ma non solo, a chi gli fa notare l’assenza di Matteo Renzi, il premier replica sicuro: “Ci saranno tante altre occasioni per coinvolgerlo“.
E gli altri, cosa ne pensano?
Di Maio tiene a precisare che: “Abbiamo fatto qui in Umbria un patto civico. Non è una semplice alternativa, ma una terza via, in cui la Giunta si compone di eccellenze che non devono rispondere ai partiti, a nessuno se non a chi li ha votati”.
Anche Zingaretti, con ‘realismo’, vede di buon occhio la coalizione, “Quando ci dicono che ci sono tante differenze, dico che è vero – ammette il segretario dem – Ma stiamo insieme perché amiamo l’Italia, amiamo questo Paese“.

La manovra, un formidabile collante

Altro tema fondamentale per gli equilibri politici, la manovra. Conte parla di “una manovra fortemente redistributiva, qualcuno fa propaganda, secondo cui la manovra introduce nuove tasse per gasolio, per la benzina, mette una tassazione per il contante, falso. E’ una manovra che introduce tasse sulla plastica, sui tabacchi, per i colossi del web ma introduce più soldi alle famiglie, a partire da quelle più numerose. Diamo più soldi in busta paga ai lavoratori, potenziamo la ricerca“.
Il leader del M5s è fermamene convinto che “La manovra ha un approccio che aiuta tutti, senza dividere: il nostro patrimonio è la conoscenza dei nostri artigiani che producono eccellenze. Lo dico perché la reputazione dell’Italia nel mondo non deriva solo dai governi ma da grandi italiani. La manovra si rivolge a quella parte del Paese, alle partite Iva, che sono la nostra classe operaia di oggi. Loro sono oggi i meno tutelati, e vogliamo difenderli e lo faremo”.
Max