Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Conte, Salvini, Di Maio: il governo va avanti

Conte, Salvini, Di Maio: il governo va avanti

Di Maio Salvini

Vertice decisivo in seno alla maggioranza. Dalle evoluzioni dell’incontro tra i leaders dell’Esecutivo gialloverde emerge il sì: dunque, il governo va avanti. E prosegue per la sua strada ricca di priorità e appuntamenti clou: tra queste, la riduzione delle tasse.

Conte e vicepremier uniti: il governo va avanti

Parole e musica dei due vice premier e del capo dell’Esecutivo. I colloqui tra le parti sono stati decisivi, vitali e essenziali per la continuità del lavoro di governo. L’Esecutivo Conte dunque va avanti.

Lo chiarisce da una parte Matteo Salvini. Per il leader del Carroccio infatti non ci sono proprio dubbi: “Il governo va avanti”. A far da eco al ministro leghista, vero trionfatore di questa lunga carrellata elettorale che è passata dalle Regionali, poi dalle Europee e ora dai recentissimi ballottaggi, è l’altra faccia della medaglia governativa, quella rappresentata dai grillini del neo confermato numero uno Luigi Di Maio.

Per Di Maio non ci sono ostacoli a far continuare il governo, con ovviamente alcuni elementi da mettere in prima fila nel novero delle urgenze in agenda: “Priorità abbassare le tasse“, dice il giovane vice premier.

E come lui è palese e concorde Salvini, per appunto. “Il governo va avanti? Mai avuto dubbi. Obiettivo comune è evitare l’infrazione garantendo la crescita, il diritto al lavoro e il taglio delle tasse. Non ci sarà nessuna manovra correttiva e nessun aumento di tasse”. Questo il modo in cui si è espresso il vicepremier Matteo Salvini a margine del vertice con Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte.

Aggiornamento ore 6,23

Il vertice di governo tra Conte, Salvini e Di Maio ha dato esito positivo, dunque. Di Maio ne chiarisce ulteriormente i contenuti. “Al vertice”, dice, ha trovato un “clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l’Italia. Il primo obiettivo e la priorità in questo momento è abbassare le tasse e lavoreremo per questo”.

Di fatto, questo incontro, il primo dopo le Europee, è durato un paio di ore. Come confermano le parti in causa, il vertice era stato messo in preventivo dalle massime figure del governo per trovare intese stabili sui temi caldi, quali ad esempio il salario minimo o le azioni da compiere in merito a quanto attualmente indicato, in termini di conti economici, dall’Europa.

Il presidente Conte e i vicepresidenti Di Maio e Salvini dovrebbero poi rivedersi nei giorni a seguire per completare il perfezionamento delle rinnovate intese.

Matteo Salvini ad ogni modo aveva garantito già che i consensi dopo le non sarebbero stati motivi di nuovi scontri e che il suo obiettivo non era creare scompiglio ma “pagare i debiti e tagliare le tasse”.

Pur, poi, con una specifica: “Se qualcuno pensa di stare al governo per tirarla in lungo o crescere dello zero virgola, non è quello di cui abbiamo bisogno. Gli italiani ci chiedono di lavorare di più”.

Dall’altro lato, anche Luigi Di Maio si aspettava da Salvini un assist verso i temi a lui cari: salario minimo, abbassamento delle tasse, taglio degli stipendi dei parlamentari. E dietro le quinte, sempre il cruccio delle nomine Ue dove l’Italia e della procedura di infrazione per i conti pubblici.

Aggiornamento ore 9.49

Tra i temi più vibranti che hanno alimentato il vertice di governo tra Conte, Salvini e Di Maio anche quello dell’eventuale rimpasto dei ministeri, con in mezzo ministero delle Infrastrutture, quello dell’Ambiente e della Difesa, ma anche la scelta del nuovo ministro delle Politiche Ue.

Di Maio aveva anticipato alcuni dei contenuti “Il vertice andrà bene se rimettiamo al centro della stanza i cittadini”, diceva a Radio Cusano Campus. “Mi aspetto risposte sul salario minimo e che la Lega ritiri gli emendamenti che provano a fermarlo. Mi aspetto l’accordo sull’abbassamento delle tasse con il carcere per i grandi evasori. Mi aspetto il sì alla lotta ai privilegi, perché siamo in ritardo sul taglio degli stipendi dei parlamentari”,

Il post vertice sembra confermare queste linea. Non vi sarà alcuna “manovrina” infatti, dice Di Maio. “Non so prevedere il futuro ma non credo che andranno fino in fondo”: queste le parole del vicepremier Luigi Di Maio a Rtl relative alla procedura di infrazione. “Non credo che l’obiettivo sia andare contro l’Unione Europea, ma di abbassare le tasse e migliorare la condizione degli italiani. Per ottenere quell’obiettivo ci vuole dialogo con la Ue ma anche prese di posizione ferme”.

Tutti temi che, secondo sia Salvini che Di Maio, sono condivisi dal presidente del Consiglio. Di Maio infatti ribadisce: “Nessuno riuscirà mai a mettermi contro il presidente del Consiglio perché Conte ha sempre portato avanti le battaglie all’Unione europea con il governo italiano e continueremo a farlo”.

E lo stesso Salvini rincara: “Puntiamo a evitare la procedura”. Il governo infatti mira a “evitare la procedura di infrazione ma ovviamente tenendo ben saldo l’obiettivo di ridurre le tasse e non alzarle. Se qualcuno ci chiede di tornare alla legge Fornero, di alzare l’iva e le tasse arriverebbe un convinto no”: questo ha aggiunto Matteo Salvini a Radio Rai su Radio 1.

Aggiornamento 12.26