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Cop 27 – La Meloni: “Servono sforzi più profondi e rapidi per proteggere il nostro pianeta, la nostra casa comune”

Malgrado una situazione internazionale complessa, già segnata dalla pandemia e stravolta dall’aggressione russa all’Ucraina, l’Italia resta fermamente impegnata nel processo di decarbonizzazione, in pieno accordo con gli impegni di Parigi“.

Questo il segnale con il quale la premier Giorgia Meloni ha esordito nell’ambito del suo intervento alla sessione plenaria di Cop27, il vertice Onu sul clima, in scena a Sharm el-Sheikh.

La Meloni: “Siamo chiamati a fare sforzi più profondi e rapidi per proteggere il nostro pianeta, la nostra casa comune”

Come ha aggiunto il nostro presidente del Consiglio, “Siamo in un momento decisivo nella lotta al cambiamento climatico, e siamo chiamati a fare sforzi più profondi e rapidi per proteggere il nostro pianeta, la nostra casa comune“.

La Meloni: “Le nazioni più impegnate rischiano di pagare un prezzo, a tutto vantaggio di chi è maggiormente responsabile delle emissioni”

Quindi, dopo aver tenuto a ricordare le disastrose conseguenze dell’emergenza climatica, citando quanto accaduto, oltre che in Europa, anche in Pakistan e nel Corno d’Africa, la Meloni ha sottolineato che combattere il cambiamento climatico, “è un’impresa comune, che richiede un impegno pieno di tutti i Paesi, ma dobbiamo ammettere che non succede, e non possiamo nascondere che le nazioni più impegnate su questo obiettivo rischiano di pagare un prezzo, a tutto vantaggio di chi è maggiormente responsabile delle emissioni di Co2”.

La Meloni: “Stiamo rischiando di non riuscire a produrre i risultati che la storia si aspetta da noi”

Dunque, dopo aver avvertito che “Rischiamo di non produrre i risultati che la storia si aspetta da noi“,  sempre parlando della lotta al cambiamento climatico, la premier ha tenuto ad evidenziare, che “dobbiamo alle nostre future generazioni, poiché il nostro impegno a proteggere l’ambiente come parte della nostra identità è il più vivido esempio dell’alleanza tra coloro che sono qui, coloro che erano qui e coloro che verranno dopo di noi”.

La Meloni: “Puntiamo a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, e ad arrivare alla neutralità climatica al più tardi entro il 2050”

Quindi ha poi aggiunto il capo dell’esecutivo, “Vogliamo perseguire un’equa transizione che vada incontro alle comunità colpite dagli effetti del cambiamento climatico, e non lasciare nessuno indietro“. Infine, concludendo, la Meloni ha confermato che, che nell’ambito dell’Ue, “puntiamo a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, e ad arrivare alla neutralità climatica al più tardi entro il 2050”.

Max