Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Coronavirus, dei 10 casi presenti allo Spallanzani, nessuno vive a Roma

Coronavirus, dei 10 casi presenti allo Spallanzani, nessuno vive a Roma

A fronte di oltre 3 milioni di abitanti forse è presto per preoccuparci tuttavia, leggere di 12 casi positivi di contagio da coronavirus accertati tra Roma e provincia, impressiona comunque. Complessivamente, hanno riferito i sanitari delle struttura ospedaliera romana, “sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 216 pazienti. Di questi 181, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Trentacinque sono i pazienti tutt’ora ricoverati“.
I sanitari hanno inoltre rivelato che, sempre allo Spallanzani, “È ricoverato un ulteriore caso positivo, con un link epidemiologico veneto“.

In realtà casi specifici romani non ce ne sono

Tornando invece ai casi specificatamente romani, se andiamo a leggere attentamente, non si tratta di ‘nuovi’ casi delle ultime ore, quanto invece una sorta di bilancio complessivo dall’inizio dell’allarme.
Ecco infatti annoverata la coppia di cinesi ormai guarita. Nello specifico, allo Spallanzani sono attualmente ricoverati in 7: tra questi figurano: l’agente di polizia giunto ieri da Pomezia, la famigliola di Fiumicino (padre, madre e figlia), ed un altro caso che, sembrerebbe essere ‘made in Veneto’.
In sorveglianza sanitaria domiciliare, sono invece ricoverati il nucleo familiare del poliziotto pometino: moglie, due figli e cognata. Così come il vigile del fuoco della caserma di Capannelle, risultato positivo al primo test.

L’agente di Pomezia lavorava in ufficio

Entrando nello specifico, il poliziotto, appartenente al commissariato di Spinaceto, era in malattia dallo scorso 25 febbraio. Sembra che nei giorni precedenti sia stato a cena con un amico provenitene da Milano. Sottoposto quindi più volte ai test è risultato essere positivo al coronavirus. Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani ha spiegato l’uomo è sottoposto ad una terapia con farmaci antivirali. Fortuna vuole che l’agente si occupi di pratiche interne, e dunque non ha contatti con il pubblico. Certo, c’è preoccupazione da parte dei suoi due compagni d’ufficio, sottoposti a isolamento fiduciario domiciliare, con il commissariato già interessato dalla ‘sanificazione’.
Dal canto suo Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, ha affermato che “si conferma il link epidemiologico con la Regione Lombardia. Il poliziotto ha una polmonite bilaterale, ma non è grave, è ricoverato in reparto“.

Sospese le lezioni al liceo e nell’ateneo dei figli

Essendo il figlio dell’agente uno studente del liceo ‘Pascal’ di Pomezia, di concerto con il comune locale, l’Asl di Roma 6 ha deciso di sospendere temporaneamente le attività didattiche, almeno fino al termine della complessa indagine epidemiologica conseguita. Si è poi saputo che sono state sospese “in via precauzionale, anche le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale A-L, frequentato dall’altro figlio”.

Il sindaco di Pomezia: calma, la matrice è lombarda

Cauto il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, il quale attraverso una nota su Fb ha commentato: “Si raccomanda di evitare allarmismi, affidarsi esclusivamente alle comunicazioni ufficiali e prendere contatto con il Servizio Asl nei casi previsti dalle linee guida nazionali e regionali. Sono stati ricostruiti tutti i contatti stretti e posti sotto sorveglianza sanitaria, confermando il collegamento all’epidemia della Lombardia“.

Anche per la famiglia di Fiumicino ‘contagio dal Nord’

Per quel che riguarda invece la famigliola di Fiumicino, “nucleo familiare, composto da madre, padre e figlia, residenti a Fiumicino e con link epidemiologico lombardo, l’altro figlio, che si conferma negativo, è posto in sorveglianza con la zia nel nostro istituto – spiegano dallo Spallanzani – Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni a eccezione di un caso che presenta una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale”.

Il pompiere di Capannelle veniva da Piacenza

In relazione invece al Vigile del fuoco in servizio a Capannelle, “è risultato positivo il test effettuato su un giovane allievo Vigile del fuoco dell’87 Corso, proveniente da Piacenza e attualmente in sorveglianza sanitaria presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Capannelle. Sono state attivate, insieme al Comando dei vigili del fuoco tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza previste dalle attuali procedure”.
Max