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Crisi: il governo incontra i sindacati e promette un intervento sostanzioso entro fine mese. Landini: “Non basta”

Sugli interventi di emergenza, su salari e pensioni, abbiamo chiesto al governo di intervenire subito. Non siamo in grado di aspettare la manovra e interventi che vadano in vigore a gennaio del prossimo anno“. Poche parole ma eloquenti quelle pronunciate da Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, lasciando Palazzo Chigi dove, poco prima, il premier Draghi si è confrontato con la ‘Triplice’ (Cgil, Cisl e Uil), circa l’urgenza di adottare quanto prima specifiche misure anticrisi.

Lotta alla crisi, il governo si sta organizzando per garantire un sostanzioso intervento entro fine mese

Una risposta rispetto alla crisi, e principalmente di sostegno alle famiglie, che lo stesso esecutivo ha avallato, promettendo, già entro la fine del mese, un ‘sostanzioso intervento’. Anzi, come confermano fonti interne a Palazzo Chigi, ci si sta organizzando per una convocazione volta alla stesura di una specifica bozza da portare poi in Consiglio dei ministri.

Lotta alla crisi, Landini: “Il governo ha confermato un provvedimento entro il mese di luglio i cui contenuti non conosciamo”

Dal canto suo Maurizio Landini, leader della Cgil, ha però commentato che “Nel merito oggi non abbiamo avuto risposte, alla domanda quali risultati risponde: ad oggi non ce n’è. Il governo ha confermato un provvedimento entro il mese di luglio i cui contenuti non conosciamo. L’unica novità è che ci sarà un nuovo incontro con i sindacati intorno al 25-26-27 luglio, prima di prendere decisioni. Numeri non ne sono stati dati anche se hanno riconosciuto che alcuni temi, salari, pensioni, precarietà e salario minimo, esistono“.

Lotta alla crisi, Landini: “L’emergenza deve essere collegata a scelte strutturali, non è più tempo di bonus”

Come spiega infatti il sindacalista, “L’emergenza deve essere collegata a scelte strutturali, non è più tempo di bonus, per poi vedere cosa succede, ma quello di capire che le scelte di emergenza devono stare dentro riforme strutturali che devono essere fatte: riforma del fisco, lotta a evasione, riforma del mercato del lavoro e anche riforma delle pensioni”.

Lotta alla crisi, Landini: “Per noi l’incontro non ha risolto i problemi. Abbiamo colto positivamente che ci hanno ascoltati”

Dunque, spiega ancora Landini, “Per noi l’incontro non ha risolto i problemi. Abbiamo colto positivamente che ci hanno ascoltati e che ci incontreranno di nuovo prima di prendere le decisioni sulla manovra; quindi valuteremo il 26 o il 27 luglio quali saranno le rispose. Ad oggi da parte del governo non sono stati dati né numeri né contenuti né indicazioni che lascino intendere come vorrebbe intervenire“.

Lotta alla crisi, Landini: “Abbiamo ribadito che i 200 euro sono soldi che andrebbero in busta paga mensilmente, non come bonus”

Del resto, aggiunge il sindacalista, “Quando si parla di riduzione del cuneo noi abbiamo ribadito che tutto il taglio deve andare ai lavoratori e che i 200 euro sono soldi che andrebbero in busta paga mensilmente non come bonus. Ma su queste cose oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Riconfermiamo quanto detto dunque e aspettiamo il 26 per vedere in quale direzione vanno per poi decidere come muoverci. Il governo ha dato la disponibilità a fissare una serie di incontri sulle politiche energetiche e industriali e la precarietà, noi siamo pronti“.

Lotta alla crisi, Landini: “Se un lavoratore mi chiedesse cosa hai portato a casa rispondo: niente, solo un altro incontro”

Dunque, spiega ancora Landini, “Il governo ora deve dare risposte a tutte le proposte che abbiamo messo sul tavolo, dalla lotta alla precarietà per aumentare salari al rinnovo dei contratti. C’è in effetti la disponibilità oggi, e non voglio banalizzarla, visto che l’ultimo appuntamento è stato il 2 maggio scorso, a rivederci prima dei provvedimenti e fissare altri tavoli. Sul metodo dunque c’è stata una novità ma sui contenuti nessuna risposta. Se un lavoratore mi chiedesse cosa hai portato a casa rispondo: niente, solo un altro incontro“.

Lotta alla crisi, Sbarra: “Ci sarà un prossimo incontro governo-sindacati verso il 26-27 luglio, prima del Cdm”

Anche Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, attende ‘fatti concreti’ dal governo: “Ci sarà un prossimo incontro governo-sindacati verso il 26-27 luglio, prima del Consiglio dei ministri. Al governo abbiamo chiesto di valutare, entro dicembre, la possibilità di ricorrere anche ad uno scostamento di bilancio per finanziare le misure di sostegno alle famiglie per l’aumento dei prezzi dell’energia. Prima della pausa estiva il governo è impegnato ad affrontare un nuovo decreto con misure a sostegno del potere di acquisto di salari, pensioni e famiglie”.

Lotta alla crisi, Sbarra: “Un incontro potenzialmente decisivo, in cui il governo si è impegnato a un confronto permanente con le parti sociali”

Insomma, rivela ancora il responsabile della Cisl, “Quello col governo è stato un incontro positivo, potenzialmente decisivo, in cui il governo si è impegnato a un confronto strutturato e permanente con le parti sociali. Noi abbiamo chiesto di prorogare le misure adottate negli ultimi decreti, a partire dal taglio delle accise, dalle misure anti-rincari sulle bollette, e bisogna poi valutare di prorogare il bonus di 200 euro. Occorre inoltre un intervento forte e decisivo del taglio del cuneo fiscale per aumentare il netto in busta paga. Poi abbiamo sollecitato il governo affinché le risorse finanziarie per garantire copertura al provvedimento con le misure sul lavoro e per contrastare la crisi, che dovrebbe essere varato entro luglio, sia possibile rinvenirle attraverso un’ulteriore tassazione delle imprese energetiche, tassazione che bisogna allargare ed alzare anche alle multinazionali della logistica e dell’economia digitale“.

Max