Da Davos al Pil i piani del Premier

    Il premier Conte parla a tutto tondo da Davos sui temi del populismo e del Pil, spaziando dalla coesione di governo. Un percorso verso una Europa che sia concentrata sul popolo, che sia populista nel senso positivo del termine: in questo senso si potrebbero riassumere le parole che il premier Conte ha lanciato alla comunità europea da Davos.
    Ma i temi toccati dal premier in queste ore sono tanti, e non solo relativi al futuro della comunità europea. Uno degli argomenti che il premier Conte ha toccato è quello della unità di governo.
    “Siamo una coalizione forte e il M5s e la Lega hanno molto senso di responsabilità. Stiamo lavorando strenuamente, c’è uno spirito unitario e sono molto fiducioso che possiamo durare cinque anni” ha detto Conte in questo caso a Bloomberg Tv, che gli domandava della tenuta del governo e di possibili elezioni anticipate. Il premier Conte ha escluso il coinvolgimento di altre forze come Fratelli d’Italia: “Lavoro molto bene con il mio team, non c’è nessuna prospettiva di diversa composizione del governo”.
    E poi, una toccata sul tema Bce. “Possiamo dire che la Bce, essendo una banca centrale, non ha un potere valutario adeguato?”, ha affermato il premier a margine del forum economico mondiale. Conte ha aggiunto che “è chiaro che nel sistema attuale la Vigilanza bancaria è insoddisfacente”.
     Secondo le ipotesi del premier l’Italia centrerà gli obiettivi di deficit per il 2019 e non avrà affatto bisogno di una manovra correttiva. E a confermarlo c’è anche il ministro dell’economia Giovanni Tria in un’intervista alla Reuters dal forum di Davos  “Speriamo che sia decrescente”, ha detto Tria rispondendo all’ANSA in merito alla tensione crescente con la Francia che, secondo indiscrezioni, rischierebbe di interferire con i dossier Alitalia e Fincantieri. “È paradossale che proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica per competere più efficacemente sui mercati mondiali come il gruppo Fincantieri-Stx, da parte della Francia si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo. La logica di questo atteggiamento appare davvero poco comprensibile”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Conte, a margine del Forum economico mondiale.