E’ morto il papà di Lupin III, ispirato al ladro gentiluomo

    Si racconta che Maurice Leblanc, affascinato dalle cronache francesi che narravano le astute peripezie di un noto ladro ed anarchico, tale Marius Jacob, nel 1905 diede vita ad Arsenio Lupin, immaginandolo come un raffinato e spiritoso ‘ladro gentiluomo’. Un ‘tombeur de femme’ circondato dal lusso ed appassionato del tavolo verde che, come Robin Hood, amava derubare i ricchi non lesinando generose offerte ai poveri e ai bisognosi. 
    Da noi questo raffinato ed invidiato ‘manigoldo’ – principe dei travestimenti – tra il 1971 ed 1974, grazie alla serie televisiva Rai interpretata da Georges Descrères, ebbe un grandissimo successo, lanciando definitivamente le gesta del ladro con il cilindro ed il mantello. 
    Immaginate quindi che grande scommessa fece l’allora giovane disegnatore giapponese (di Hokkaido), Monkey Punch quando, era il 1967, ideò e visualizzò attraverso le sue splendide matite le avventure di Arsenio Lupin. Era ancora un fenomeno ‘locale’ il patinato mondo dei fumetti manga, distante anni luce dalla nostra cultura.
    Ma nell’area del ‘sol levante’ le avventure piacquero al punto tale che, divenuto un vero e proprio best seller, si decise di investire nella produzione ‘esportandolo’.
    Così Kazuhiko Kato (alias Monkey Punch), a nemmeno du anni dal debutto come manga professionista, da vita alla la serie ’Lupin III’, pubblicata dal settimanale di fumetti ’Shukan Manga Action’. Con il tempo i sacrifici e le delusioni accumulate dall’infaticabile ispettore Zenigata, costantemente ai talloni della gang di Lupin III: Daisuke Jigen, Goemon Ishikawa e Fujiko Mine, appassionano sempre più lettori, fino ad arrivare sul grande schermo.
    Ecco perché, nel mondo dei fumetti, la morte di questo grande artista pluripremiato 81enne (ucciso da una polmonite), giunge come un fulmine a ciel sereno: nell’immaginario collettivo infatti, così come per la produzione Disney con Walt, il tempo sembra essersi cristallizzato, e continuiamo ad identificare i personaggi con i loro creatori, in un connubio eterno, inscindibile.
    Max