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    E’ morto Rip Torn, l’ultimo ‘selvaggio’ di Hollywood

    Come molti suoi coetanei apparteneva ad una generazione ‘difficile’ (classe 1931), gente dura che ci metteva nemmeno 10 secondi a passare alle mani. Lui poi in particolare non fece mai nulla per ridimensionare la sua anima selvaggia, sia fuori che dentro al set. La maggior parte degli spettatori lo ricorderà per i suoi film più famosi (tipo la saga ‘Men in Black‘, tra i più recenti), o per i ruoli nelle serie televisive. Ed oggi Rip Torn, ormai 88enne, se ne andato in serenità dal suo letto di Lakeville (Connecticut), fino all’ultimo istante amorevolmente accudito dall’attrice Amy Wright (sua terza moglie-collega), e dalle figlie Katie Torn e Angelica Page.

    Rip Torn, inquieto anche in amore

    Come spesso capita Rip non aveva il cinema come suo obiettivo di realizzazione. Capitò quasi per caso. Quando lasciò la casa natale di Temple, in Texas, si trasferì a New York e, per ‘acclimatarsi’ il prima possibile ai ritmi ed agli usi della city, iniziò a frequentare la cugina Sissy Spacek, nel frattempo divenuta una buona attrice. Rip si trova quindi quasi casualmente all’interno dell’Actors Studio di Lee Strasberg, e si appassiona alla recitazione. Il suo aspetto da duro fa il resto e, già nel 1956, appare in ‘Baby Doll – La bambola viva’, diretto dal giovane Elia Kazan, che lo richiama anche l’anno dopo per recitare in ‘Un volto nella folla’. Torn ‘funziona’ e Karl Malden lo prende per il suo ‘Il fronte del silenzio’. In tutto ciò l’attore ebbe anche il tempo di innamorarsi, e poi di sposarsi con l’attrice Ann Wedgeworth, che le ha dato la prima figlia: Danae. Ma il matrimonio dura poco: dal 1951 al 1961. Inquieto anche nei sentimenti, Rip ci riproverà ancora nel 1963, sempre con una collega, Geraldine Page, che lo renderà nuovamente padre di Tony, John e Angelica. Ma nemmeno questa storia funziona: 6/7 anni. Rip non divorzia, se ne va e basta (Geraldine morirà poi d’infarto nel 1987). Nel 1976 incontra quindi l’attrice Amy, che nel 1989 diverrà la sua terza ed ultima moglie.

    Rip Torn e le scazzottate sul set

    Tra un film e l’altro arriviamo al 1969 quando, anche il patinato mondo del jet-set scopre il lato più istintivo dell’attore in ascesa. Accade infatti che durante le prove di quello che diverrà il film simbolo dell’epoca hippie, ‘Easy Rider‘, Rip litiga di brutto, venendo alle mani con Dennis Hopper. Un brutto episodio che spinse la produzione a sostituire il texano con l’altrettanto giovane Jack Nicholson. Ma la questione avrà delle ripercussioni perché, ospite di un noto talk show televisivo, raccontando l’aneddoto Hopper accuserà Rip di avergli anche lanciato contro un coltello. Ma invece accadde esattamente l’opposto e, citato da Torn in tribunale, Hopper fu costretto a versargli ben 475mila dollari per i danni morali.
    L’anno dopo Rip venne chiamato tra l’altro per recitare in ‘Maidstone‘, scritto da Norman Maile, con il quale avrebbe dovuto anche dividere le scene. Ancora una volta però prevalse l’istinto animalesco e Torn prima sferrò alcune martellate all’indirizzo dello scrittore, e poi tentò di strangolarlo. Quest’ultimo non fu da meno, e si difese azzannando brutalmente l’orecchio di Torn per staccarglielo. Fortunatamente fatti come questi – ed altri meno eclatanti – non intaccarono la carriera dell’attore, che appare in pellicole come ‘Tropico del cancro‘ e ‘Giorno di paga‘, che lo traghettarono serenamente nei Settanta. Nel frattempo inizia a lavorare con sempre maggior frequenza in varie serie televisive di successo (da ‘The Larry Sanders Show‘, alla più recente ‘30 Rock‘). Ecco poi nuovamente il cinema, con ‘L’uomo che cadde sulla Terra’ (1976) e ‘Coma profondo’ (1978). A livello di popolarità Torn raggiunge il massimo grazie al regista Barry Sonnenfeld che lo volle nei primi due film dedicati ai ‘Men in black’, con la coppia composta da Tommy Lee Jones e Will Smith. Tra i film di spicco recitati da Rip ricordiamo inoltre ‘Marie Antoinette‘ di Sofia Coppola (dove incarna Luigi XV), e ‘Palle al balzo – Dodgeball‘. Tale è ormai la sua popolarità, che può anche bastare la sua voce: nel 2008 viene così scelto per doppiare il film d’animazione ‘Bee Movie‘.
    Max