Home ATTUALITÀ Elezioni 2022, Salvini: “Altra candidata Pd contro Israele, vergogna”

    Elezioni 2022, Salvini: “Altra candidata Pd contro Israele, vergogna”

    (Adnkronos) – “Non solo Raffaele La Regina, che dopo un penoso balletto ha finalmente deciso di rinunciare alla candidatura. Un’altra aspirante parlamentare del Pd, sponsorizzata da Letta, ha scritto gravi post contro Israele: si tratta di Rachele Scarpa, che addirittura aveva contestato la presenza del suo partito a una manifestazione organizzata dalla comunità ebraica di Roma”. A lanciare il nuovo attacco ai Dem è Matteo Salvini dalla festa della Lega di Pinzolo. “Troppi esponenti del Pd – scandisce dal palco – parlano come estremisti islamici: una vergogna che non deve restare senza conseguenze”. 

    Il leader del Carroccio torna poi a parlare delle ingerenze russe sulla campagna elettorale. “All’estero si facciano gli affari loro, chi governa il 25 settembre chi governa lo decidete voi, lo decidono gli italiani. Guai a chi dall’estero si permette”. Quanto alla posizione italiana sull’Ucraina “dobbiamo dialogare – afferma Salvini – usare l’arma più potente che abbiamo, la diplomazia. Ho in testa un ministro degli esteri – anticipa – che, rispetto al simpatico Di Maio, si faccia rispettare e provi a mettere fine a una guerra. Come nella storia italiana negli ultimi decenni, Prodi, Moro, Berlusconi, Craxi, l’Italia da sempre ha cercato di risolvere i problemi e di dialogare. Se il ministro degli esteri si chiama Luigi Di Maio, campa cavallo. Avremo un ministro degli esteri ben più autorevole del simpatico Luigi Di Maio. Se uno ha già fatto l’ambasciatore, è riconosciuto, è stimato a livello internazionale è meglio di un Di Maio qualsiasi”, afferma Salvini. 

    “Se vedrei bene Draghi segretario generale della Nato? Se dico di sì è la sua rovina. Perché se lo dice Salvini a sinistra fanno l’esatto contrario”. Risponde a una domanda su un prossimo incarico del premier uscente. “Presidente della Commissione europea? Credo che Draghi abbia un curriculum che gli permette di ambire a fare tante cose, senza che sia Matteo Salvini a decidere”.