Europee, le voci dei candidati stranieri

    “Io voglio una commissione vicina alla gente, che si occupi di questioni concrete. Juncker ha fatto un buon lavoro, ma la prossima commissione sarà di una nuova era, di apertura e ottimismo”. Così il leader principale Ppe Manfred Weber al dibattito a Bruxelles. “Rafforzare l’Europa e riformarla” è la proposta di Frans Timmermans (S&D): “le grandi aziende paghino le tasse”, ha dichiarato, con un “salario minimo, applicare lo stato di diritto, la sostenibilità”.

    Europee, Weber: un’Europa vicina alla gente

    Un’altra voce, come Nico Cue’ per la sinistra Gue, ha espresso il desiderio di un’Europa “solidale”. Il ceco Jan Zahradil (Ecr)  la vuole invece  “più ridotta, flessibile, decentralizzata che rispetti tutti i membri” e una Commissione che “rispetti le nazioni e cooperi con loro rispettandoli senza paternalismi”. Da parte di Ska Keller la visione di un’Europa “diversa sottolineando il fatto che “abbiamo un solo pianeta”, un contesto in cui le “grandi multinazionali paghino le tasse” e vengano rispettati i diritti umani, C’è poi Margrethe Vestager che ha ribadito il suo lavoro per far rispettare le regole alle aziende. “La cosa più importante è che gli europei possano vivere la vita che vogliono e che si sentano parte di questa comunità”.

    aggiornamento 09.12

    Uno dei temi più caldi è stato quello dei migranti. Per Timmermans “l’Europa perde un pezzettino di anima quando un uomo muore nel Mediterraneo”. Il candidato di socialisti e democratici alle europee ha sottolineato che “i migranti vanno salvati e non si possono multare chi li salva, è ed inaccettabile quello che fa il governo italiano, il destino dell’Europa è legato all’Africa”, in contrasto con i paesi europei che si oppongono alla solidarietà.

    Di altra opinione i conservatori con Jan Zahradil: “Non introdurrei mai le quote sui migranti se diventassi presidente della Commissione europea e sono convinto che vada cercata una soluzione che rispetti il diritto sovrano dei governi di concedere o meno asilo o la residenza, Bisogna lottare contro la tratta degli esseri umani e creare dei centri di accoglienza fuori dall’Ue e siglare più accordi di rimpatrio con altri paesi, ma anche stabilizzare la situazione in Africa”.  

    aggiornamento 09.58

    Manfred Weber, dei popolari, ha sostenuto che “l’unica soluzione deve essere europea” e bisogna “riprendere il controllo delle frontiere”, con “10mila agenti di Frontex”, e un “grande piano Marshall per l’Africa ed un commissario per l’Africa”. Nico Cue’ della sinistra Gue ha sottolineato che “l’immigrazione è un grande dramma umano” ed è una “opportunità”, chiudendo la porta a “parla di invasione dell’Europa”.
    aggiornamento 10.44
    La proposta di Margrethe Vestager riguarda “trovare soluzioni a lungo termine e di stabilizzazione con la stessa serietà con cui si affrontiamo i salvataggi in mare”. Inoltre bisogna “trovare un modo per gestire l’immigrazione” con un “sistema comune di asilo e di solidarietà comune, ma bisogna farlo insieme altrimenti siamo destinati a fallire”. La verde Ska Keller si è infine manifestata “favorevole alla solidarietà europea, condividendo le responsabilità, impegnandoci nello sforzo della ricerca e salvataggio e impedire che muoiano persone nel Mediterraneo”. 

    aggiornamento 12.09