Europee, sfida all’ultimo simbolo

    Europee, si va in fila per il simbolo per il prossimo grande viaggio alle urne. I leader dei vari partiti al Viminale depositano i simboli per la prossima e ormai imminente nuova sessione di voto. In ottica Europee si avvicina il momento dei verdetti e si lavora alacremente per arrivare puntuali: il nuovo, attuale, passo decisivo è stato appunto quello della registrazione dei simboli. Sotto una piccola pioggia di inizio primavera, i leader dei movimenti politici che voglio prendere parte alla corsa delle Europee del prossimo 26 Maggio hanno iniziato a depositare il proprio simbolo. Si può fare fino a 20 di domenica e dalle 8 alle 16 di lunedì 8 aprile.

    Europee, sfida all’ultimo simbolo: si depositano i simboli entro oggi alle 20 e entro le 16 di Lunedì

    Attualmente si registrano le ‘registrazioni’ di ben 25 simboli. Si va da una carrellata decisamente ampia (in base all’arrivo per la registrazione: Partito Internettiano, Liga Veneta Repubblica, Sacro Romano Impero Cattolico, La Catena, Democrazia Cristiana, Movimento Politico Forconi, Casapound Destre Unite, Partito Pirata, Movimento Poeti d’Azione) ad alcuni che non potevano in alcun modo mancare come la Lega di Salvini Premier, Movimento 5 Stelle, Svp e, ancora altre come Popolo della Famiglia-Alternativa Popolare, Europa Verde. Non finisce qui perchè, tra i simboli che sono arrivati per essere registrati si ricordano anche quelli di Popolari per l’Italia, Partito Comunista Italiano, Unione di Centro, La Sinistra e, ancora, Nuovo Cdu, Movimento Riscatto Nazionale, passando per Uniti per l’Italia, Pensa Italia per l’Europa, No alla cassa forense, Federalisti Democratici Europei, Italia Moderata. Si tratta del primo grande passo in termini di ufficialità per questa importante e decisiva gara elettorale che, tanto in Italia come nel resto dell’Europa votante andrà a prendere la temperatura e a registrare, per appunto, i gradi dell’interesse e della penetrazione cittadina che ogni singolo simbolo e, di conseguenza, ogni singolo partito politico o movimento avrà saputo guadagnare in seno all’elettorato. Come sempre, sarà anche una ulteriore, e per certi versi definitiva, prova di appello per partiti di opposizione o una prova di verifica delle forza di maggioranza attuali, con un occhio particolarmente indirizzato verso le differenti situazioni di crescita e/o di rallentamento dei due gruppi di governo, da una parte la Lega di Salvini, specie dopo i successi nelle recenti amministrative, e dall’altra quel movimento cinque stelle di Di Maio che ha da tempo avviato lavori interni per una profonda ristrutturazione dell’assetto e delle strategie dopo i recenti cali dalle urne.